Sono entrati nella Basilica di San Domenico a Palermo in modo composto e silenzioso stringendo prima nel cuore e poi fra le mani un messaggio, un elaborato, un “pizzino” che riassumeva un “Grazie” e un battito d’ali di libertà da ogni forma di violenza per posare tutto sulla gelida lapide di marmo bianca che custodisce le spoglie mortali di Giovanni Falcone.
Sono i tantissimi studenti, docenti, dirigenti scolastici, genitori, amici a vario titolo del Parlamento della Legalità Internazionale che hanno voluto mettere nero su bianco per dire da quale parte stare.
Un segno forte, sentito, condiviso da tantissimi dirigenti scolastici e docenti che hanno dato ampio spazio nella loro realtà scolastica al “Festival della Legalità e della Gioia”.
È in questa cornice che nasce l’iniziativa del “Pizzini della Gratitudine”. Un modo semplice dove bisogna incidere su un foglio quanto di più vero alberga nel cuore di chi vuole indirizzare un abbraccio a chi oggi non è più nel mondo dei vivi ma in quello della memoria.
Il primo biglietto del “Grazie” l’ha posato Nicolò Mannino (nella foto di apertura) a seguire il vice presidente del Parlamento della Legalità Salvatore Sardisco, il coordinatore nazionale die dirigenti scolastici di tutta Italia che aderiscono al movimento Rocco D’Avolio e tanti, ma proprio tantissimi studenti e studentesse arrivati dal Lazio, Puglia, Sicilia, tutti voce di libertà per dare supporto al “Festival della Legalità e della Gioia”.
“Non sono solo pagine di quaderno o pizzini strappati da un quadernone -dice Nicolò Mannino- ma pezzi di cuore che portano un grazie mega che non smetteremo mai di pronunciare con la vita verso un figlio di questa terra di Sicilia (Giovanni Falcone) che ha detto con tutto se stesso che la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un inizio e può avere una fine. La fine l’abbiamo scritta su questi pizzini della gratitudine”.