La Commissione europea ha autorizzato 1 miliardo e 200 milioni di aiuti di Stato a favore dei settori italiani dell’Agricoltura, della Silvicoltura, della Pesca e dell’Acquacoltura colpiti dalla crisi per l’aumento dei costi dei fattori di produzione causato dall’invasione russa dell’Ucraina e dalle relative sanzioni. “Proseguiamo la stretta collaborazione con gli Stati membri – ha sottolineato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza – per garantire che le misure nazionali di sostegno possano essere attuate in modo tempestivo, coordinato ed efficace, tutelando allo stesso tempo la parità di condizioni nel mercato unico”.
Nell’ambito del regime i beneficiari ammissibili avranno diritto a ricevere aiuti di importo limitato in una di queste forme: sovvenzioni dirette; agevolazioni fiscali o di pagamento; anticipi rimborsabili; riduzione o esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali. La misura sarà accessibile alle imprese di tutte le dimensioni attive nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura colpite dall’aumento dei prezzi dell’elettricità, dei mangimi e dei carburanti causato dall’attuale crisi geopolitica e dalle relative sanzioni. La Commissione ritiene che il regime italiano sia in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi. In particolare, gli aiuti non supereranno il massimale di 35.000 euro per beneficiari attivi nella produzione primaria nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura e di 400.000 euro per imprese operanti in tutti gli altri settori; saranno concessi entro il 31 dicembre 2022.
La Commissione ha concluso che il regime italiano “è necessario, adeguato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro in linea con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera b, TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo”. Su queste basi la Commissione ha approvato la misura di aiuto in quanto conforme alle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.