Il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli, ha parlato dei fenomeni speculativi sulle materie prime legati alla guerra in Ucraina a margine dell’evento “Techagriculture meeting Italia – Israele: l’agricoltura incontra l’innovazione”, organizzato da Ambasciata d’Israele in Italia, Confagricoltura, Comune di Napoli ed Università Federico II.
“In questo momento il tema del prezzo del grano è un tema centrale. Ci sono fenomeni speculativi in atto, questo è il vero errore dell’Europa: non garantire una piena trasparenza dei mercati e non garantire la capacità di valutazione degli stoccaggi e capire quanto materiale c’è”.
“Quando si parla di carenza di materia prima – prosegue Patuanelli – vi ricordo che stiamo vendendo il grano che abbiamo raccolto l’anno scorso, non quest’anno. È evidente che non c’è un problema di quantità, ma è legato quasi esclusivamente a fenomeni speculativi”.
“In questo l’Europa deve fare certamente di più” sostiene il ministro Patuanelli che aggiunge: “Il dialogo con l’Europa è già in corso, già dal primo consiglio Agrifish, post conflitto, tutti i paesi hanno posto al centro la necessità di implementare alcune produzioni, in particolare alcune commodities, che negli anni l’Europa ha ridotto. La sospensione dei terreni a riposo è un primo elemento, ma probabilmente non è sufficiente e quindi il dibattito europeo va in quella direzione. Credo bisogna ragionare sulla capacità produttiva a livello europeo e non di ogni singolo stato membro, anche perché all’interno dell’Europa le regole del mercato comune consentono un facile trasferimento delle merci”.
Sull’incremento nella produzione di grano tenero, duro e mais, Patuanelli è fiducioso ma evidenzia una criticità: “Oggi abbiamo dei problemi di approvvigionamento idrico e servono terreni irrigui per quel tipo di coltivazioni e quindi credo che il ragionamento a livello europeo sia quello più sensato da fare”.