Secondo una recente analisi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), pubblicata in vista della Giornata mondiale della salute, il 56% dei 2.121 eventi di emergenza sanitaria registrati nella regione africana tra il 2001 e il 2021 sono legati al clima.
La regione, secondo Oms, sta infatti assistendo a un aumento delle emergenze legate al clima, con il 25% in più di eventi legati al clima registrati nell’ultimo decennio rispetto al precedente. Il tema di quest’anno della Giornata mondiale della salute è “Il nostro pianeta. La nostra salute”. L’Oms, in tale occasione, chiede quindi ai governi, tra le altre raccomandazioni, “di dare priorità al benessere umano in tutte le decisioni chiave, di fermare nuove esplorazioni e sovvenzioni per i combustibili fossili, di tassare gli inquinatori e di implementare le linee guida dell’Oms sulla qualità dell’aria”. Il cambiamento climatico “è una delle più grandi minacce per l’umanità.
L’intero fondamento della buona salute è in pericolo con eventi climatici sempre più gravi. In Africa, le frequenti inondazioni e le malattie trasmesse dall’acqua e dai vettori stanno aggravando le crisi sanitarie. Anche se il continente contribuisce meno al riscaldamento globale, ne porta tutte le conseguenze”, ha detto la dottoressa Matshidiso Moeti, direttrice regionale dell’Oms per l’Africa.
L’analisi dell’Oms ha rilevato che le malattie trasmesse dall’acqua hanno rappresentato il 40 per cento delle emergenze sanitarie legate al clima negli ultimi due decenni. In Africa, le malattie diarroiche sono la terza causa principale di malattia e di morte nei bambini sotto i 5 anni, riferisce l’Organizzazione. Una parte significativa di questi decessi è prevenibile attraverso acqua potabile sicura, servizi igienici adeguati e igiene. L’Africa è inoltre alle prese con altre problematiche di salute legate agli shock climatici, tra cui la malnutrizione e la fame. Parallelamente, anche i disastri naturali sono aumentati drammaticamente dal 2010, sottolinea Oms, precisando che le inondazioni sono state l’evento più frequente, rappresentando il 33 per cento di tutti i disastri naturali segnalati.
