Di fronte a una grave crisi economica che sta colpendo diverse grandi economie, come Francia, Germania, Italia e Regno Unito, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha reso pubblico il rapporto sulle prospettive future dell’economia mondiale (2023-2027), esclusa la Tunisia non essendo pienamente convinto della bontà delle riforme programmate.
Questa “omissione” arriva in un momento in cui la Tunisia è attraversata dai timori per il credito che spera di ottenere dal FMI e per l’accordo che intende concludere per sostenere il suo programma economico e finanziario, come riporta il quotidiano online Africanmanager. Il professore di economia Aram Belhaj ha definito la mancata pubblicazione delle prospettive economiche della Tunisia nel suo ultimo rapporto da parte del Fondo monetario internazionale una decisione “sorprendente e senza precedenti”.
“Purtroppo, la lettura più vicina a questa decisione improvvisa è che il Fondo monetario internazionale non è finora convinto dell’intero programma di riforma e delle promesse che sono state presentate dal governo tunisino”, ha detto, scrivendo sulla sua pagina social ufficiale. Va notato che il Fondo monetario internazionale ha spiegato la non pubblicazione delle prospettive economiche a medio termine della Tunisia (2023-2027) nel suo ultimo rapporto mediante lo svolgimento di colloqui tecnici in corso nel quadro di un prossimo accordo. Nello stesso contesto, gli osservatori economici ritengono che questa posizione da parte dei funzionari del FMI sia dovuta o all’incapacità del governo di convincerlo del programma di riforma proposto, o alla mancanza di chiarezza che contamina la politica del Paese.
La Tunisia, infatti, sta lavorando per convincere le istituzioni finanziarie internazionali dei meriti del suo programma di riforma economica con l’obiettivo di ottenere nuovi finanziamenti dal Fondo Monetario Internazionale, per un importo di 4 miliardi di dollari. La Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale tengono attualmente gli incontri annuali di primavera a Washington, con la partecipazione della Tunisia, rappresentata dal Ministro dell’Economia e della Pianificazione, Samir Saied, e dal Governatore della Banca Centrale della Tunisia, Marouane El Abbasi, in persona e con la partecipazione del Ministro delle Finanze Sihem Boughdiri Namsia, a distanza.
Secondo il sito ufficiale del Ministero dell’Economia e della Pianificazione, i due plenipotenziari tunisini presenti a Washington hanno tenuto due incontri con funzionari dell’istituzione di Bretton Woods e della Banca Mondiale, a margine di questi incontri annuali primaverili. Inoltre, Samir Saied e Marouane Abbasi hanno incontrato Jihed Azour, direttore della cooperazione con il Nord Africa, Medio Oriente e Asia Minore presso il Fondo Monetario Internazionale, e diversi esperti, con la partecipazione del Ministro delle Finanze Sihem Boughdiri Namsia.
I rappresentanti della Banca Mondiale hanno ribadito la disponibilità dell’istituzione a continuare a sostenere la Tunisia nel suo percorso di sviluppo e a sostenerla con altre istituzioni finanziarie internazionali. L’incontro è stato l’occasione per discutere gli assi e gli elementi del programma di riforme strutturali predisposto dal governo sul quale proseguono le consultazioni con le parti sociali, finalizzate al raggiungimento di una ripresa economica che permetta la creazione di ricchezza e un nuovo miglioramento delle condizioni sociali, in particolare in termini di occupazione e sviluppo sostenibile. Il Ministro dell’Economia e della Pianificazione e Governatore della BCT ha incontrato anche il direttore Axel Trotsenberg Generale delle Operazioni presso la Banca Mondiale e diversi suoi collaboratori, alla presenza di Farid Belhaj, Vice-Presidente della Banca incaricato del Nord Africa e Medio Oriente.
L’incontro è stato l’occasione per discutere del programma di riforma predisposto dal governo con l’obiettivo di accelerare il ritmo di crescita, stabilizzare gli equilibri finanziari e sviluppare guadagni sociali. Hanno anche discusso le modalità per rafforzare la cooperazione nel campo della digitalizzazione, in particolare la digitalizzazione dell’amministrazione, la supervisione di giovani imprenditori attivi nel campo delle moderne tecnologie, oltre a lavorare per sfruttare le opportunità offerte dal settore delle energie rinnovabili. Nello stesso contesto, il Ministro dell’Economia ha riesaminato tutte le misure e le decisioni che sono state prese nell’ultimo periodo al fine di migliorare il clima degli investimenti e delle imprese e offrire condizioni migliori a beneficio del settore privato affinché possa rafforzare il suo ruolo nella creazione della ricchezza del Paese e contribuisce al suo sviluppo economico e sociale.