Chiude Veronafiere con le iniziative di Sol&Agrifood. Incontri e dibattiti per far conoscere e promuovere le eccellenze agroalimentari italiane di qualità come olio e birra. La manifestazione è tornata in presenza dopo le restrizioni da Covid-19. Tra podcast sulle birre artigianali e degustazioni di nuove produzioni emergenti come il sidro, la rassegna ha scritto un nuovo capitolo alimentando lo storytelling del settore.
Il confronto è stato vivo anche grazie a un ben definito programma di tavole rotonde che hanno affrontato i temi dell’oleoturismo, dell’olivicoltura, dell’evoluzione del comparto brassicolo, delle mutazioni postpandemiche nel settore dell’horeca, coinvolgendo nel dibattito Associazioni ed esperti di settore. Importante il confronto tra produttori che sono tornati a incontrarsi, a discutere intorno ai loro prodotti, creando quella rete di relazioni indispensabile per rendere competitivo al settore forte di piccole e medie imprese, che in occasioni del genere trova un collante naturale. Chiude l’edizione numero 54 di Vinitaly, che registra il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: i 25.000 operatori stranieri (da 139 Paesi) rappresentano infatti il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000).
E ciò al netto della fortissima contrazione – legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali – degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. Per il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, “il ruolo delle fiere italiane è sempre più legato all’aumento numerico delle imprese che si avviano all’internazionalizzazione, in particolare delle Pmi. Vinitaly, in questa edizione più che mai, si è concentrato molto su questo aspetto con un risultato molto positivo in favore di un settore morfologicamente caratterizzato da piccole realtà. Guardiamo ora al 2023 – ha aggiunto – con un evento ancora più attento alle logiche di mercato e alla funzione di servizio e di indirizzo della nostra fiera in favore di un comparto che abbiamo ritrovato entusiasta di essere tornato a Verona dopo 3 anni”.