Dalle life science all’astrofisica, dai nanomateriali alla medicina, dalla psicologia alle scienze giuridiche. L’università di Milano-Bicocca premia il talento dei giovani studiosi, gli assegnisti di ricerca e i ricercatori under 36, delle sette macro-aree disciplinari dell’Ateneo che si sono distinti per qualità, originalità e impatto della produzione scientifica. “Come ateneo generalista crediamo molto nel premiare il talento, soprattutto dei giovani: dargli fiducia ma anche le possibilità di vedere realizzati i propri sogni di ricerca, oltre che un impulso per il loro futuro”, ha detto la rettrice dell’Università, Giovanna Iannantuoni. Il “Premio Giovani Talenti” è stato istituito nel 2016 dall’Università di Milano-Bicocca ed è patrocinato dall’Accademia dei Lincei. Sono stati assegnati i premi a 26 ricercatori per ognuna delle edizioni, del 2020 e del 2021, per un totale di 52 riconoscimenti. Ogni studioso ha ricevuto un diploma e un contributo per la ricerca. Nel corso della cerimonia la professoressa Luisa Torsi dell’Università di Bari Aldo Moro ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “Come la bio-elettronica offre al medico il vantaggio dell’attaccante”. Dall’istituzione del premio l’Ateneo ha riconosciuto il merito di oltre 150 giovani ricercatori, con un investimento complessivo di oltre 400mila euro. Favorita la multidisciplinarietà degli ambiti: dallo studio statistico di malattie complesse a studi sui buchi neri, da modelli di attività catalitica allo studio degli impatti climatici sui ghiacciai, da indagini sulle risposte immunologiche alla neurotossicità dei chemioterapici, fino agli studi sul linguaggio dei segni o sulla psicanalisi.