mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Ambiente

L’impegno del Crea per valorizzare foreste e boschi

Con oltre 11 milioni di ettari e il 36,5% della superficie nazionale, le foreste rappresentano da sempre un patrimonio inestimabile di diversità biologica e paesaggistica, fornendo al contempo servizi ecosistemici ambientali – fra cui lo stoccaggio di carbonio, la difesa del suolo, il contrasto del dissesto idrogeologico, la regolazione della qualità di acqua e di aria, la conservazione della biodiversità – ma anche socioculturali e ricreativi, nonché opportunità occupazionali nelle filiere produttive del legno e dei prodotti non legnosi.
Dalle sfide legate alla mitigazione e adattamento al cambiamento climatico fino allo stato di salute dei sistemi forestali, il CREA
presenta i 3 principali progetti che lo vedono protagonista della ricerca del settore.
Strategia Forestale Nazionale – La Strategia Forestale Nazionale (SFN) è stata il frutto di un lungo percorso, che ha visto protagonista il CREA Politiche e Bioeconomia, su mandato del Mipaaf. La SFN rappresenta l’indirizzo programmatico del nostro Paese per i prossimi 20 anni, promuovendo prioritariamente la Pianificazione forestale e sostenendo la Gestione Forestale sostenibile al fine di tutelare il patrimonio forestale nazionale che ha raggiunto il 36% della superficie nazionale (INFC,2015) e valorizzare le opportunità nella fornitura di beni e servizi per le società di oggi e le generazioni future.

Nello specifico, il CREA ha organizzato e gestito il confronto e la consultazione pubblica on line e con i principali stakeholders, ricoprendo inoltre il ruolo di segreteria tecnica nell’ambito delle attività previste dal Programma Rete Rurale Nazionale 2014-2020.
Progetto FOR MIPAAF – “Programma di attività di base per il settore forestale”.
La conoscenza affidabile dello stato di salute delle foreste e del settore forestale è alla base di politiche efficaci e lungimiranti e con un approccio “nazionale”. In tale direzione, il CREA con i suoi centri di Politiche e Bioeconomia e Foreste e Legno, su mandato del Mipaaf, predisporrà un Sistema Informativo Forestale Nazionale (SIFN), un collettore di tutte le informazioni statistiche, amministrative e cartografiche oggi disponibili e di quelle ambientali inerenti alla materia forestale. Il SIFN
consentirà sia l’aggiornamento delle conoscenze ambientali, paesaggistiche, climatiche, energetiche e di sviluppo socioeconomico, relative al settore, sia l’accesso alle informazioni di dettaglio e geografiche attraverso una piattaforma on-line a disposizione di tutti: dalle amministrazioni nazionali e regionali fino ai tecnici forestali e ai cittadini.

Nell’arco di un biennio si prevede la completa realizzazione di questo strumento, che potrà affiancare, anche su base cartografica in continuo per molte delle informazioni raccolte, la tipologia di stime statistico-campionarie prodotte dall’Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali di Carbonio.
Forest carbon farming – Le pratiche colturali forestali (gli imboschimenti, il miglioramento della gestione forestale, i sistemi agro-forestali) possono incrementare significativamente lo stoccaggio del carbonio atmosferico, contribuendo all’obiettivo di centrare la neutralità climatica entro il 2050.
Ad oggi, l’Italia, diversamente da altri Paesi europei, utilizza i crediti di carbonio generati dal settore forestale unicamente per la contabilità nazionale, ma da oltre 10 anni, nell’ambito di Mercati volontari, si realizzano comunque transazioni, in cui vi è l’assunzione da parte del gestore di “impegni addizionali” alla normativa vigente, per la generazione di crediti extra alla contabilità nazionale: si tratta di progetti finanziati da singoli, che compensano le proprie emissioni acquistando crediti generati da proprietari agricoli e/o forestali, assumendo impegni volontari e addizionali di gestione forestale sostenibile. Questi progetti sono elencati dal Nucleo di Monitoraggio del Carbonio costituito presso CREA Politiche e Bioeconomia, che ha anche avviato con il CREA Foreste e Legno e tutti i soggetti istituzionali e imprenditoriali interessati un processo per giungere a una nuova proposta di Linee guida nazionali per un mercato volontario efficace e credibile.

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