Nel primo quadrimestre le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, sono state 2.320.000. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente in crescita risultano i contratti a tempo indeterminato, i contratti di apprendistato, stagionali e intermittenti.
In diminuzione risultano invece i contratti a tempo determinato (-9,2%) e quelli in somministrazione (-36,5%).
È quanto emerge dai dati Inps sull’Osservatorio del precariato. Nel corso dei primi quattro mesi si conferma, rispetto al 2018, l’incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, che passano da 165.000 a 272.000 (+107.000, +64,5%), in crescita anche le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (+10,7%).
Le cessazioni nel complesso sono state 1.793.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: la riduzione ha riguardato le cessazioni di contratti in somministrazione, di rapporti a termine e di rapporti a tempo indeterminato; in crescita sono invece le cessazioni di rapporti con contratto intermittente, stagionale e in apprendistato.
Nei mesi di gennaio-aprile 2019 sono stati incentivati 41.463 rapporti di lavoro con i benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani (Legge n. 205/2017), in lieve diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-4,3%).
In particolare 21.737 sono riferiti ad assunzioni e 19.726 relativi a trasformazioni a tempo indeterminato.
Il numero dei rapporti incentivati è pari al 5,3% del totale dei rapporti a tempo indeterminato attivati (assunzioni + trasformazioni).
Su base annua il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) risulta positivo e pari a +368.000 inferiore a quello registrato nel corrispondente momento alla fine del primo quadrimestre 2018 (+464.000).
Nel corso degli ultimi dodici mesi si è registrata una inversione di tendenza fra l’andamento dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato e quello dei tempo determinato.
In particolare, mentre il saldo annualizzato dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato è passato da -42.000 (04/2018) a +341.000 (04/2019), quello dei rapporti a tempo determinato è passato da + 314.000 (04/2018) a -120.000 (04/2019). Positivi anche i saldi annualizzati delle altre tipologie di rapporti rilevati.