Aumenta nel decennio la quota di laureati tra gli occupati, dal 17,1% al 23,1% (pari a 1 milione 431 mila laureati in più).
L’aumento del livello di istruzione degli occupati, in un contesto che ha visto solo negli ultimi anni una ripresa del lavoro qualificato, ha comportato un progressivo aumento della quota di laureati occupati in un lavoro che richiede un titolo di studio inferiore.
Nel 2018 i laureati “sovraistruiti” sono circa 1,8 milioni, in aumento nel quinquennio 2013-2018 dal 32,2 al 34,1%. È quanto emerge dal Rapporto annuale 2019 dell’Istat che sottolinea che un’offerta di lavoro qualificato non adeguatamente assorbita dal mercato genera fenomeni di mismatch tra domanda e offerta.
Il mismatch prende la forma di sovraistruzione se il titolo di studio posseduto dal lavoratore è superiore a quello richiesto per svolgere o accedere a una determinata professione.
Secondo i dati della Rilevazione sulle forze lavoro, nel 2018 il 42,1% dei laureati 20-34enni occupati e non più in istruzione è interessato da mismatch, un livello superiore di più di dieci punti percentuali rispetto a quello della popolazione laureata adulta.