sabato, 16 Novembre, 2024
Società

Firmato l’accordo per il futuro verde dei porti dell’Adriatico

Nel corso di un seminario tecnico transnazionale nell’ambito del progetto europeo Ecowaves, è stato firmato nei giorni scorsi ad Ancona un accordo per l’avvio del collegamento operativo fra gli scali sulla gestione dei rifiuti in porto. Lo riferisce la stampa slovena. L’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Centrale di Marche e Abruzzo è partner del progetto, coordinato dall’Adsp del Mar Ionio-porto di Taranto.
Per la Slovenia ha firmato il rappresentante della Regione di Primorska, dove si trova il porto di Koper/Capodistria. Gli altri partner di Ecowaves sono l’Autorità portuale di Igoumenitsa in Grecia, il porto di Valona in Albania, il Ministero del Montenegro per il Trasporto e gli Affari Marittimi, le Agenzie di sviluppo locali della Contea di Zara in Croazia, e l’Associazione commerciale per gli investimenti Eco zone Ada Hujia della Repubblica Serba. Ecowaves prevede la realizzazione di studi di fattibilità e azioni pilota per definire un modello da applicare all’area Adriatico-Ionica, dopo l’effettuazione di un’analisi sullo stato ecologico dei mari, sulla produzione di rifiuti delle navi e sullo stato attuale della loro gestione. L’accordo apre opportunità verdi e responsabili nella protezione dell’ambiente e definisce obiettivi per la conservazione delle risorse naturali ed economiche dell’area, in linea con quanto previsto dal “Green Deal” europeo.

Come evidenzia il portale Zadarski list, il progetto Ecowaves ha lo scopo di prevenire l’aumento della presenza della plastica e di altri rifiuti nel mare, sostenendo lo sviluppo e il coordinamento di metodologie transnazionali per la gestione sostenibile dei rifiuti prodotti dalle navi nei Paesi coinvolti dal più ampio programma Adrion, nella Macroregione Adriatico Ionica: Adrion rappresenta infatti un programma transnazionale europeo che investe nei sistemi di innovazione regionali, nel patrimonio culturale e naturale, nella resilienza ambientale, nei trasporti sostenibili e nella mobilità, nonché nel rafforzamento delle capacità; riunendo otto Stati partner, mira a fungere da innovatore di governance a beneficio di oltre 70 milioni di persone nella regione adriatica e ionica.

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