Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail a gennaio sono state 57.583, in aumento del 47% rispetto alle 39.183 del primo mese del 2021 e del 23,9% rispetto alle 46.483 del gennaio 2020. Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +47,5% nella gestione industria e servizi (dai 34.768 casi del 2021 ai 51.299 del 2022), un +5,3% in agricoltura (da 1.380 a 1.453) e un +59,2% nel conto Stato (da 3.035 a 4.831). L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese.
L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+49,7%), che quelli extracomunitari (+39,4%) e comunitari (+15,4%) ed è legato sia alla componente femminile, che registra un +61,9%, sia a quella maschile, che presenta un +34,3%.
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto a gennaio sono state 46, cinque in più rispetto alle 41 denunce registrate nel primo mese del 2021 e sei in meno rispetto alle 52 del gennaio 2020. Dall’analisi per classi di età, aumentano i decessi tra i 30-44enni (da 6 a 14 casi) e tra i 60-64enni (da 3 a 6). Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail a gennaio sono state 3.296, in aumento di 219 casi rispetto allo stesso mese del 2021 (+7,1%). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nel primo mese del 2022, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle malattie del sistema respiratorio.