Nel corso del 2020, nonostante le limitazioni dovute alla pandemia, il 92% delle strutture museali italiane è rimasto aperto al pubblico, anche se parzialmente.
La maggior parte delle strutture è localizzata nelle regioni del Nord (46,2%), il 28,9% nel Centro e il 24,9% nel Mezzogiorno.
La crescita progressiva del numero di visitatori registrata negli ultimi anni ha subito un brusco arresto: nel 2020 -72% i visitatori di musei, aree archeologiche, monumenti e complessi monumentali rispetto all’anno precedente. Lo rileva l’Istat.
Sette musei su 10 (73%) hanno promosso modalità di visita online, incrementando le iniziative e i servizi digitali già disponibili nel periodo pre-pandemia.
Dal 2006 al 2019 il pubblico del patrimonio culturale italiano è aumentato di un terzo (+33,6%), in media con un ritmo di oltre due milioni e mezzo di visitatori annui. Tra il 2018 e il 2019 si riscontra un rallentamento della crescita, un milione e mezzo di persone (+1%) contro i 10 milioni registrati tra il 2018 e il 2017, che nel 2020 si trasforma in un crollo. Con la chiusura obbligatoria delle strutture si ferma l’aumento di visitatori che aveva contraddistinto gli ultimi quattordici anni.
Il settore museale, che aveva registrato nel 2019 un totale di circa 130 milioni di pubblico, nel 2020 ne rileva 36 milioni 65mila (-72%) con una utenza media quasi cinque volte più bassa di quella accertata nel periodo pre-pandemia (9mila persone per istituto contro le 28mila del 2019).
In particolare, delle 3.489 strutture non statali aperte o parzialmente aperte nel 2020 la maggioranza (79,1%) non supera i 5mila visitatori; il 16,7% ne conta tra 5mila e 50mila e solo il 2,5% più di 50mila (6% nel 2019). In totale negli istituti non statali il calo è pari a -69% rispetto al 2019.
Le strutture statali, che annoverano un patrimonio museale tra i più rilevanti del nostro Paese, sembrano aver risentito di più dello stop obbligatorio: la diminuzione di visitatori è del 76% nel confronto con l’anno precedente mentre nel 2019 era +7% rispetto al 2018.