In tutto il mondo circa 400mila bambini all’anno si ammalano di cancro e, nonostante gli straordinari progressi compiuti dalla scienza negli ultimi decenni, il tasso di sopravvivenza è del 20-30% tra gli 0 e i 19 anni. Per questo 21 anni fa l’OMS ha istituito la “Giornata mondiale contro i tumori infantili”, per sensibilizzare le Istituzioni e l’opinione pubblica sui tumori infantili e per esprimere sostegno ai piccoli malati, ai guariti, alle famiglie e ai loro caregivers. Con questa Giornata si vuole anche ribadire la necessità di garantire un accesso più equo al trattamento e alla cura per tutti i bambini e ragazzi malati, ovunque nel mondo. Sono grandi le disparità tra i Paesi ricchi e i quelli poveri nell’approccio alla malattia. Molte le iniziative in Italia e nel mondo nelle quali sarà possibile fare delle donazioni.
Si ammalano di più i bambini dei Paesi poveri
Ogni anno in Italia i bambini affetti da linfomi, tumori solidi o leucemia sono 1.500, tra loro oltre 900 sono adolescenti. Secondo l’AIEOP sono stati raggiunti eccellenti livelli di cure per quanto riguarda le leucemie e i linfomi, ma purtroppo rimangono basse le percentuali di guarigione per i tumori celebrali, neuroblastomi e osteosarcomi. Generalmente non è possibile prevenire il cancro nei bambini e la strategia più efficace resta, come per gli adulti, la diagnosi precoce. “I bambini vanno affidati a centri specializzati in grado di somministrare terapie all’avanguardia”, ricorda l’Associazione Italiana Ematologia ed Oncologia Pediatrica. In realtà, la maggior parte dei bambini e dei ragazzi che ne soffrono vive in Paesi a basso e medio reddito che non garantiscono accesso equo alle cure.
OMS: raggiungere il 60% di sopravvivenza entro il 2030
Nel 2018 l’OMS ha lanciato l’iniziativa “Global Initiative for Childhood Cancer” per fornire assistenza tecnica ai Governi e sostenerli nella creazione di programmi di alta qualità nella ricerca del cancro infantile. L’obiettivo è raggiungere il 60% di sopravvivenza per i bambini affetti da cancro entro il 2030. CureAll e il relativo pacchetto tecnico di accompagnamento sono stati sviluppati per supportare l’attuazione dell’iniziativa e consiste nello sviluppare standard di cura basati sull’evidenza, monitorando i progressi della ricerca.