Dall’8 al 14 febbraio saranno 5.000 le farmacie che aderiranno alla Giornata del Farmaco in tutta Italia nella quale sarà chiesto ai cittadini di donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi. Un’intera settimana dedicata alla raccolta dei farmaci anziché un solo giorno, scelta avvenuta durante il lockdown del 2020 per compensare le restrizioni di movimento dei cittadini, visto che la richiesta da parte degli enti beneficiari è cresciuta a causa della pandemia. Nel 2021 le persone che si sono trovate in difficoltà nell’acquistare un medicinale sono state 597.560, 163.387 in più rispetto al 2020.
La povertà sanitaria in aumento
Nel 9º rapporto “Donare per curare – Povertà Sanitaria e Donazione Farmaci” realizzato dall’Osservatorio OPSan istituito nel 2013 da Banco Farmaceutico, nell’ultimo anno si è registrato un incremento del 37,63% di persone in povertà sanitaria a causa della pandemia. Chi è povero ha in media un budget sanitario pari a 10,25 euro e il 62% della spesa sanitaria (6,37 euro) è assorbita dai farmaci e solo il 7% (0,75 euro) è dedicata ai servizi dentistici. La crisi economica ha spinto molte persone in una situazione d’indigenza costringendole ad un ulteriore situazione di marginalità e a chiedere aiuto alle 1.790 realtà assistenziali convenzionate con il Banco Farmaceutico per farsi curare.
Donare un farmaco per donare speranza
I farmaci raccolti nel 2021 sono stati 465.019, pari a un valore di 3.640.286 euro. Anche quest’anno la Giornata di Raccolta del Farmaco è resa possibile grazie al sostegno di oltre 17mila farmacisti ed è supportata da più di 14mila volontari. “Compiere un semplice atto di altruismo come questo – ha fatto presente Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico Onlus – andando apposta in farmacia per donare un farmaco è un modo per farci carico ciascuno di una parte della speranza di tutti”.
