sabato, 16 Novembre, 2024
Giovani

Il bullismo, virus che colpisce la metà dei ragazzi

Un braccialetto con un nodo blu: è questo il simbolo della lotta delle scuole italiane nella sesta Giornata Nazionale contro il bullismo e cyberbullismo, istituita dal MIUR nel 2017, per ricordare come questi due fenomeni continuino a essere pesantemente presenti nella vita quotidiana di ragazzi e ragazze in Italia. Con le restrizioni che ha portato il Covid-19, tra lockdown e didattica a distanza, la tendenza a criticare e umiliare l’altro con ingiurie, molestie, aggressioni e pressioni psicologiche non hanno cessato, anzi si sono organizzate anche in rete. L’associazione umanitaria internazionale Terre des Hommes ha raccolto timori e opinioni di oltre 8.000 adolescenti italiani su violenza, discriminazioni, stereotipi di genere che confermano come i due fenomeni rimangano una delle minacce più temute dai ragazzi.

Un adolescente su due vittima di bullismo

I dati Istat del 2020 rivelano che più del 50% dei 1.687 intervistati sono stati vittima di un episodio offensivo, non rispettoso e violento. Il 19,8% dichiara di aver subito azioni di bullismo una o più volte al mese e circa la metà (9,1%) ripetutamente nella stessa settimana. Il bullismo può essere “diretto”, con comportamenti prepotenti visibili come picchiare, spintonare, danneggiare oggetti della vittima, minacciare, offendere e umiliare o “indiretto”, meno visibile, ma non meno pericoloso. Tende a danneggiare la vittima nelle sue relazioni con le altre persone, escludendola e isolandola attraverso pettegolezzi e calunnie. Il principale luogo in cui i ragazzi e le ragazze subiscono episodi di bullismo è a scuola.

I giovani non si sentono al sicuro in rete

Le giovani generazioni sono consapevoli dei pericoli del web: 7 su 10 degli intervistati (68,8%) dall’”Osservatorio indifesa” di Terre des Hommes nel 2020 dichiarano di non sentirsi al sicuro quando navigano in rete. I rischi più temuti sono il “revenge porn” (60%), seguito dal furto d’identità (40,6%) e dallo stalking (35%). È di fondamentale importanza saper riconoscere le molteplici forme di cyberbullismo, suddivisibili in 8 macro categorie: il “flaming”, messaggi offensivi inviati spesso su forum di discussione; l’”harassment” che consiste nell’invio in maniera ossessiva e ripetuta di messaggi contenenti insulti; il “put-down”, la denigrazione della persona attraverso sms, mail e post; la “masquerade” ossia rubare l’identità della vittima con l’obiettivo di pubblicare a suo nome contenuti volgari; l’“exposure”,la pubblicazione d’informazioni private della vittima; il “tickery”, che consiste nel conquistare la fiducia della vittima al fine di rendere pubbliche informazioni private o imbarazzanti; l’“exclusion”, finalizzato ad escludere una persona da un gruppo online per ferirla; il “cyberstalking”, caratterizzato da molestie, persecuzioni e minacce per impaurire la vittima; l’happy slapping”, molestare fisicamente la vittima riprendendo l’aggressione per, poi, pubblicarla sul web.

l’Italia è stato il primo Paese in Europa che ha cercato di contrastare questo fenomeno definendolo giuridicamente, con la Legge 71/2017.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Costruzioni. Artigiani, appello a Salvini: sbloccare subito i fondi per contrastare il caro materiali

Paolo Fruncillo

Taxi: rispetto alle grandi capitali europee Roma è la peggiore, dopo Berlino

Ettore Di Bartolomeo

Francesco in Mongolia. La prima volta per un Pontefice

Antonio Gesualdi

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.