Recuperate e redistribuite 267 tonnellate di cibo nel biennio segnato dalla pandemia, immesse poi nella rete di realtà solidali e consegnate a tante famiglie e persone in difficoltà della Capitale e non solo, grazie al progetto “Il Cibo che Serve” di Acli di Roma e provincia. I dati sono stati presentati in occasione della 9° Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, nel corso di un evento promosso da Acli di Roma aps, Enpam, Piazza della Salute e Piazza Vittorio aps, insieme al Municipio Roma I Centro e con il patrocinio dell’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, dove sono intervenuti, tra gli altri, Alberto Oliveti, presidente della Fondazione Enpam, Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma aps, Sabrina Alfonsi, Assessore all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, Lorenza Bonaccorsi, presidente del Municipio Roma I Centro. “In questo momento di grande difficoltà e di bisogni emergenti la buona pratica “Il cibo che serve” ha seguito un forte trend di crescita e di sviluppo che conferma la grande necessità di sostegno e tutela che colpiscono fasce sempre più ampie di cittadini. I nostri furgoncini in questi anni hanno percorso decine di migliaia di chilometri nella strada della solidarietà tessendo, di fatto, nel cemento della Capitale, un vero e proprio telaio di coesione sociale e presa in carico delle fragilità a tutto tondo”, ha detto Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma e provincia. “Il nostro impegno però, non si è fermato al contrasto allo spreco e al recupero delle eccedenze, ma si è ampliato con una intensa attività di sensibilizzazione ed educazione a stili di vita sani e sostenibili. Proprio in quest’ottica – ha aggiunto – nasce l’idea del calendario antispreco 2022 che presentiamo proprio in occasione di questa importante giornata. Un calendario che contiene ricette di recupero, consigli per la conservazione degli alimenti, trucchi per evitare lo spreco ma anche quattro preziose ricette donateci da importanti chef stellati”. In particolare, le ACLI di Roma nel biennio 2020-2021 hanno recuperato 76.537 kg di pane e prodotti da forno, 140.788 kg di ortofrutta, 41.535 kg di beni a lunga conservazione, 6293 kg di salumi prossimi alla scadenza donati dall’azienda Fiorucci, 449 kg di pesce. Inoltre, 1890 kg di cibo sono stati recuperati grazie all’impegno dell’AS Roma. Questo cibo ha permesso di accompagnare ben 1 milione e 975 mila pasti e di consegnare 25.485 pacchi e buoni spesa, grazie a un totale di 9.580 giornate di servizio volontario e a 59.328 km percorsi dai mezzi delle ACLI di Roma. “Enpam si dichiara disponibile anche perchè rappresenta i medici e i dentisti italiani, quindi l’approccio alla salute, e pensiamo che finalmente la lezione viene imparata e la dimostrazione di questi risultati dice che a nostra azione porta a qualcosa di positivo ad assumere realmente il concetto che lo spreco è prima di tutto qualcosa di illogico e non accettabile economicamente e socialmente”, ha sottolineato il presidente dell’Enpam, Alberto Oliveti. “Anche noi come medici vogliamo richiamare l’attenzione sul tema ribadendo la necessità, anche quando l’emergenza sarà superata, di contrastare gli sprechi, in specie quelli degli alimenti più sani e salutari”, ha concluso. Secondo Luigi Galvano, vicepresidente della Fondazione Enpam, i medici hanno “il contatto con i pazienti e possono comunicare quelle che sono le cose più importanti per una alimentazione efficace, una alimentazione che cerchi di mettere in evidenza la nostra storia alimentare, il nostro territorio. I medici – ha proseguito – danno una giusta informazione ai pazienti costantemente, non deve essere un fatto spot, dietro ogni visita ci deve essere sempre un suggerimento alimentare. Noi in questo senso come Enpam ci impegneremo costantemente e diffusamente su tutto il territorio nazionale”.