L’irrobustimento dell’economia e la corsa dell’inflazione hanno spinto la Fed ad un aumento dei tassi prima del previsto; il Treasury a 10 anni balza oltre l’1,70%:
Nella prima settimana finanziaria del 2022, i listini hanno risposto in maniera nervosa alle due incognite a cui gli investitori e gli analisti guardano con più timore: i dati relativi all’inflazione ed il rialzo dei tassi. Nel dettaglio, dopo le prime tre sedute molto positive, con Milano che ha superato i 28 mila punti per la prima volta da settembre 2008, si sono registrati dei cali, dovuti quasi ad una certezza di un rialzo dei tassi della Fed prima del previsto.
Negli Usa l’aumento dei salari a dicembre e la conseguente corsa dei rendimenti ha portato ad una reazione contrastata di Wall Street, con un sell-off sui titoli tecnologici. I dati diffusi dall’Eurostat sull’inflazione nell’Eurozona che dovrebbe attestarsi al 5% (anziché al 4,9%) ha prodotto altrettanta cautela.
L’accelerazione della Fed e le vendite sul Nasdaq
I verbali della riunione di dicembre del FOMC, oltre a far emergere quanto già venuto a galla sulla possibilità di un rialzo dei tassi in tre tappe, hanno mostrato una certa fretta di molti membri di accelerare , come risposta all’alta inflazione e alla piena occupazione. Il conseguente sell-off sul Nasdaq , per molti analisti, riguarda più una presa di posizione che una convinzione, anche perché la pubblicazione del contenuto dei verbali della riunione di dicembre non ha fatto altro che confermare quanto già si sapeva. Una “scusa” per prendere profitto?
Ma se si guarda a quanto pubblicato dal Wall Street Journal e riportato da Milano Finanza, i titoli tecnologici sono quelli che hanno dominato la ripresa ed il rally della borsa in questi due anni di pandemia.
In particolare, anche il 2022 sarà testimone di importanti rivoluzioni in ambito tecnologico: dalle auto elettriche meno care (con prezzi sotto i 40 mila dollari; alle riparazione self service lanciate dalla Apple , che saranno quindi più sostenibili ed eco-friendly; alla robotica applicata alle abitazioni domestiche. Il futuro, soprattutto da quando è scoppiata la pandemia che ha cambiato (o velocizzato il cambiamento?) i nostri stili di vita, passa senza dubbio attraverso la tecnologia, che è poi trasversale a tutti gli altri settori.
Inflazione “temporanea” in area euro e la Bce non allenta gli stimoli
Anche nell’Eurozona l’inflazione viaggia più veloce del previsto, toccando record che non si vedevano dall’ introduzione dell’euro proprio venti anni fa. Il rialzo del 5 % su base annua a dicembre, contro le previsioni di molti analisti che prevedevano una discesa al 4,8 dopo il 4,9 di novembre sembra mettere la Bce di fronte alla possibilità di ridurre gli stimoli monetari. Ovviamente a guidare la corsa dell’inflazione sono sempre gli energetici (+ 26% su base annua) seguiti da cibo, alcol e tabacco (+3,2). Al netto di questi due fattori , l’inflazione “core” rimane stabile al 2,6%:
Per gli analisti dell’Oxford Economics, nonostante rialzi non previsti anche dei prezzi degli alimentari e dei beni industriali non energetici, il quadro generale è delineato da un’inflazione temporanea e che nei prossimi mesi terminerà il trend al rialzo. Stessa opinione della Bce, che ritenendo l’aumento dell’inflazione temporaneo, non crede si debbano aumentare i tassi di interesse nella zona euro.
Le previsioni su azioni e bond
Come riportato da Financialounge.com, il Blackrock Investment Institute prevede anche nel 2022 le azioni saranno favorite, con un primo ciclo di rialzo dei tassi della Fed che si concluderà ad un livello più basso che in passato, in considerazione dell’inflazione più elevata. Secondo il punto settimanale della più grande casa d’investimenti al mondo, il rialzo dei tassi , oltre ad essere accompagnato da un’inflazione più elevata, vedrà un mercato azionario pronto a dare grandi soddisfazioni, pari al 2021, anche se con ritorni probabilmente più contenuti.
