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Da domani entrano nel vivo le trattative sulla successione a Mattarella. Le partite dei partiti e il rebus Quirinale

domenica, 9 Gennaio 2022
1 minuto di lettura

Ciascuno per sè e nessuno per tutti. In sintesi: chi ha paura delle elezioni anticipate vuole Draghi a Palazzo Chigi. Chi vuole Draghi al Quirinale deve mettere nel conto il rischio delle elezioni anticipate. Vediamo perchè.

Chi vuole le elezioni anticipate?

Secondo Renzi, Meloni, Letta e Conte. Sarà così? Meloni le chiede da tempo. Nè Letta nè Conte hanno mai detto di volerle ma trarrebbero dei vantaggi dal voto anticipato, visto che tocca a loro decidere chi mettere in lista. Letta si sbarazzerebbe dei residui amici di Renzi rimasti nel Pd e rafforzerebbe la sua segreteria forte dei  sondaggi che lo danno come primo partito. Conte arginerebbe la discesa, le ambizioni di ritorno in pista di Luigi Di Maio e candiderebbe suoi fedelissimi per avere gruppi parlamentari affidabili.

Chi vuole Draghi a Palazzo Chigi?

Quelli che non vogliono le elezioni anticipate. Esplicitamente, Forza Italia i mercati internazionali e il mondo imprenditoriale. Implicitamente, Renzi che ha altre idee per il Quirinale. Letta e Conte non si sbilanciano per non scoprire le carte. Salvini è ambiguo: se Draghi rimane a Palazzo Chigi la Lega sostiene il governo. Se Draghi lascia, il Carroccio va all’opposizione. Quale delle due ipotesi piace di più a Salvini? La seconda: non vede l’ora di bombardare un governo quale sia, togliendo a Meloni il monopolio dell’opposizione.

Chi vuole Draghi al Quirinale?

Ufficialmente -a parte Meloni- nessuno è contrario alla sua elezione.
Ma, nella sostanza, tutti sanno che se Draghi va al Quirinale e Salvini va all’opposizione il governo il nuovo governo nasce debolissimo e le elezioni si avvicinano.

In sintesi: chi ha paura delle elezioni anticipate vuole Draghi a Palazzo Chigi. Chi vuole Draghi al Quirinale deve mettere nel conto il rischio delle elezioni anticipate.

 

Giuseppe Mazzei

Filosofo, Ph.D. giornalista, lobbista, docente a contratto e saggista. Dal 1979 al 2004 alla Rai, vicedirettore Tg1 e Tg2, quirinalista e responsabile dei rapporti con le Authority. Per 9 anni Direttore dei Rapporti istituzionali di Allianz. Fondatore e Presidente onorario delle associazioni "Il Chiostro - trasparenza e professionalità delle lobby" e "Public Affairs Community of Europe" (PACE). Ha insegnato alla Sapienza, Tor Vergata, Iulm e Luiss di cui ha diretto la Scuola di giornalismo. Scrivi all'autore

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