Nella legge di bilancio 2022 approvata dal Parlamento sono state introdotte numerose misure per favorire la competitività del sistema produttivo del Paese. Dal sostegno alle imprese attraverso investimenti legati alla transizione digitale e green alle norme antidelocalizzazioni che puntano a tutelare i lavoratori senza penalizzare gli imprenditori.
A queste misure si affiancano una serie di ulteriori interventi voluti dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, per le imprese che intendono investire in Italia o comunque assumere lavoratori dalle aree di crisi. In manovra sono stati inoltre rifinanziati, il Bonus tv con una nuova agevolazione in favore degli anziani over 70 che potranno ricevere a casa il decoder, i Contratti di sviluppo, la Nuova Sabatini, il Fondo di garanzia. Riformata anche la misura agevolativa Patent box, finanziato l’intervento per contrastare il rincaro delle bollette e istituito il fondo per la transizione industriale.
“Le misure che abbiamo voluto come Mise nella manovra – dichiara Giorgetti – sono coerenti con il percorso iniziato quasi un anno fa, con l’avvio del governo Draghi. Accompagniamo lo sviluppo delle imprese verso una crescita più sostenuta, anche attraverso il percorso del Pnrr, senza trascurare i settori che hanno necessità di un aiuto in più per rispondere alla crisi provocata dal Covid. I provvedimenti introdotti – prosegue il ministro – puntano a sostenere le imprese nelle sfide che devono affrontare in questi anni a partire dalla trasformazione digitale e green dei processi produttivi, agevolando da una parte l’attrazione di investimenti nazionali e internazionali e dall’altra la tutela dei lavoratori coinvolti da aziende in crisi. La manovra interviene, inoltre, con un pacchetto di misure fortemente voluto per contrastare il rincaro delle bollette”.
“Si tratta di misure – sottolinea il ministro – che verranno ulteriormente rafforzate dal Governo che considera prioritario sostenere le nostre realtà industriali e le famiglie in un momento molto delicato. Dispiace la mancanza di incentivi per automotive, che pure come Mise avevamo chiesto con forza proprio in virtù della fase delicata è difficile che sta vivendo il settore stretto tra transizione e conseguenze pandemia. Ci riproponiamo però – conclude Giorgetti – di affrontare prestissimo la questione all’interno del governo”.