Dinnanzi alla reliquia della Santa dei Poveri -Madre Teresa di Calcutta- posta ai piedi di un altare ornato da stelle natalizie tra incenso di rose e icone bizantine, il Parlamento della Legalità Internazionale ha abbracciato la gioia della comunità ecclesiale di San Giorgio per insediare l’Ambasciata della Carità con l’impegno di percorrere un iter formativo e di fede che ha animato Teresa di Calcutta nel servire “I poveri più poveri”.
A dare il benvenuto Papas Giuseppe Di Miceli, sacerdote ricco di zelo e di forte testimonianza di fede nel territorio di Piana degli Albanesi,- che ha presentato il tema della serata dinnanzi a diversi cittadini, giovani ed esponenti di gruppi ecclesiali riuniti in chiesa e che ha visto in prima fila il sindaco Rosario Petta da anni amico e fautore del cammino culturale del movimento.
Il freddo tagliente non ha impedito ai cuori dei presenti di riscaldarsi dinnanzi all’esortazione di imitare l’amore verso gli ultimi che Madre Teresa -cittadina Albanese- proponeva a chi si avvicinava per chiedere una parola di conforto e di speranza. “Quando ci presenteremo davanti a Dio -amava ripetere la Santa degli Ultimi- non ci chiederà titoli o altro bensì come abbiamo vissuto la carità, unica valigia che apriremo al suo cospetto”.
È bello pensare che prima dell’Ambasciata della Carità nella Comunità Cristiana/Mariana del Santuario di Tagliavia (alle porte di Corleone) è stata inaugurata l’Ambasciata della Lode. Carità e Lode insieme sono un inno di speranza e di amore che educa a scorgere la tenerezza del Dio/Bambino che sta nascendo e che chiede a tutti di fare scelte chiare per incontrare l’Autore del Sommo Bene come amava definire “dio” Francesco D’Assisi. Da questi presidi culturali si evince il senso di “missionarieta’” del Parlamento della Legalità Internazionale.