“I dati certamente preoccupano. Ormai dobbiamo abituarci a vivere alla giornata e sapere che le decisioni che prendiamo hanno valore per quel momento, poi bisogna modificarle. Il punto è chi più penalizzato dalla situazione che emerge. Se dovessimo andare in zona gialla, non è che bar e ristoranti non siano penalizzati ma pensate al mondo della cultura”.
Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, nel corso del tradizionale scambio di auguri con la stampa a Palazzo Marino. “Da quello che capisco fino a Natale la situazione è tranquilla – ha aggiunto – vedremo dopo. Ma comunque noi su Capodanno abbiamo già molto limitato sia i nostri eventi che lanciato segnali di attenzione, non so cosa si possa fare al di là di rispettare le misure che andranno prese se andiamo in zona gialla”.
Se l’obbligo di indossare la mascherina verrà esteso a tutta la città? “Vediamo come va – ha continuato il sindaco – se servisse lo possiamo fare. Sono in contatto con la Moratti e con Fontana sempre e faremo quello che ci diranno e lo faremo come sempre senza aspettare troppo e senza cullarci in troppi dubbi e pensieri”. A chi gli chiede se sia a rischio la ripartenza di Milano, Sala risponde: “Penso che come sempre ci sarà una grande differenza tra stagione invernale ed estiva, la preoccupazione è sui prossimi mesi finché la stagione non si riapre.
Credo che il messaggio che bisogna passare, e che noi addetti ai lavori sappiamo bene, è che la vaccinazione non è che non ti fa prendere il Covid ma gli impatti sono decisamente inferiori. Nella maggioranza dei casi vedo attenzione e in altri casi gli assembramenti ci sono ancora. Consiglio a tutti di stare attenti a convegni, cene e festeggiamenti perché la mascherina la si toglie in questi casi e questo fa la differenza”, ha concluso.