Scade il 31 ottobre il termine per presentare le domande di partecipazione al Premio nazionale “Comuni Virtuosi”, giunto alla sua tredicesima edizione che intende mettere in evidenza le buone pratiche in ambito ambientale perché servano da esempio e si diffondano in tutta Italia.
Al premio possono concorrere tutti gli enti locali (con uno o più progetti, ndr) che abbiano avviato politiche di sensibilizzazione, progetti, azioni e iniziative di sostegno alle “buone pratiche locali” dove l’aspetto della prevenzione sia prevalente e i progetti siano caratterizzati da un’accurata rendicontazione e misurazione dei risultati ottenuti e presentino elementi di novità e innovazione.
La cerimonia di premiazione avverrà nel corso di un incontro pubblico che si terrà a Crema sabato 14 dicembre, a partire dalle ore 15, presso la Sala Pietro da Cemmo Museo Civico Cremasco. La Commissione Giudicatrice è composta da: Stefania Bonaldi (Sindaca di Crema), Massimo Buccilli (A.D. Velux), Roberto Cavallo (Coop Erica), Alessandro Scillitani (regista), Stefano Ciafani (Presidente Legambiente), Alessandra Bonoli (Università di Bologna), Alberto Montesi (BikeBee), Alessio Maurizi (Radio 24), Giuseppe Milano (Assegnista di ricerca Iuss Pavia/Ispra), Eliana Bruschera (Novamont SpA), Michele Munafò (Ispra).
Il premio mira a riconoscere le attività virtuose di gestione del territorio (ad esempio progetti di cementificazione zero, recupero di aree dismesse, progettazione partecipata, bioedilizia, ecc.), di impronta ecologica della “macchina comunale” (efficienza energetica, acquisti verdi, mense biologiche, ecc.); di gestione dei rifiuti (economia circolare, raccolta differenziata porta a porta spinta con tariffazione puntuale, progetti per la riduzione dei rifiuti e riuso, ecc.), mobilità sostenibile (car-sharing, car-pooling, trasporto pubblico integrato, piedibus, scelta di carburanti alternativi al petrolio e meno inquinanti, ecc.) e la promozione di nuovi stili di vita più sostenibili (progetti per stimolare nella cittadinanza scelte quotidiane sobrie e sostenibili, quali: autoproduzione, filiera corta, cibo biologico e di stagione, sostegno alla costituzione di gruppi di acquisto, turismo ed ospitalità sostenibili, promozione della cultura della pace, cooperazione e solidarietà, disimballo dei territori, diffusione commercio equo e solidale, autoproduzione, finanza etica, ecc.).