“Attualmente, l’ambiente, la sua tutela, ma soprattutto la sua valorizzazione, rappresentano un segmento rilevante e imprescindibile di una nuova politica agricola comune. L’Italia può affermare un modello produttivo che sappia coniugare le migliori esperienze della tradizione contadina italiana con le sfide della modernità, dove la sostenibilità ambientale deve andare di pari passo con quella economica e sociale”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, intervenuto, nel ruolo di coordinatore della Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni, durante l’incontro “Architettura verde e la nuova Politica agricola comune”, svoltosi questa mattina nella tenuta presidenziale di Castelporziano, alla presenza di Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole alimentari, Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, e Andrea Orlando, ministro del lavoro e delle politiche sociali. Hanno partecipato anche i rappresentanti delle Commissioni parlamentari, delle Regioni, di Ismea, Crea, Agea, delle associazioni di settore e di quelle ambientaliste. “L’imprenditoria agricola – ha aggiunto l’assessore Lampis – è un esempio di come l’uomo e le sue attività siano presidio per una vera tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico. E l’imprenditore agricolo, quindi, il primo attore della transizione ecologica, non come errata concezione di una tutela ambientale sinonimo di musealizzazione del territorio, ma come un nuovo modello di ecologia produttiva, dove biodiversità, forestazione, consumo del suolo, sicurezza dell’agro siano protagonisti della sostenibilità ambientale”. “Anche la Sardegna, in questi mesi, ha moltiplicato gli sforzi per concretizzare percorsi partecipati e condivisi con istituzioni locali e portatori di interesse, con l’obiettivo di approvare strumenti di pianificazione, come la Strategia regionale sullo Sviluppo sostenibile unitamente a quelle di Adattamento ai Cambiamenti climatici. E’ importante confrontarsi sulle prospettive di sviluppo garantite dai finanziamenti europei al mondo dell’ambiente e dell’agricoltura e sui percorsi per superare le eventuali criticità nella strada verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Percorrere strade comuni e ricercare soluzioni di sintesi e di equilibrio è l’impegno solenne che accomuna le Istituzioni per consentire al ‘Sistema Paese’ di essere orgogliosamente forte con le sue innumerevoli specificità”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.