Riapre al pubblico la Serra Moresca, un gioiello architettonico e artistico nel cuore di Villa Torlonia, a Roma. Dall’8 dicembre gli spazi saranno visitabili in un percorso che dalla Serra, concepita per ospitare piante esotiche e rare ma anche come scenario per eventi, conduce fino alla Grotta artificiale pensata come il luogo della Ninfa (“Nymphae Loci”), con i suoi resti splendidamente illuminati, le cascatelle e i laghetti dove oggi tornano a vivere ninfee e fiori di loto.
Per anni abbandonata, l’Alhambra di Roma voluta dal principe Alessandro Torlonia, la Serra e la Torre Moreschi, realizzati dall’architetto Giuseppe Jappelli intorno al 1839, vengono restituiti alla cittadinanza dopo articolati e complessi interventi di restauro realizzati in due fasi dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. La prima, tra il 2007 e il 2013, ha riguardato il recupero dell’edificio da una condizione di fortissimo degrado, con un ripristino fedele dell’assetto originario, sia nella parte strutturale che in quella decorativa. Nella seconda fase, da poco conclusa, oltre a ulteriori interventi conservativi sulla Serra, si è invece provveduto all’allestimento e messa in esercizio dell’intero complesso come spazio museale, per un costo finale di quasi 5 milioni di euro.
Il complesso della Serra Moresca, inserito nel circuito dei Musei di Villa Torlonia, sarà aperto al pubblico fino al 31 marzo dalle 10 alle 16 dal martedì alla domenica e da aprile al 30 settembre dalle 10 alle 19. A luglio e agosto rimarrà chiuso per ragioni climatiche. I biglietti del costo di 4 euro (intero) o 3 euro (ridotto) potranno essere acquistati direttamente alla biglietteria, online o chiamando il call center 060608. L’ingresso è invece gratuito per i possessori di MIC card. “Bisogna andare avanti in questa direzione. Invito tutti a fare la carta MIC per visitare i musei di Roma Capitale. Questa serra fa parte del Museo di Villa Torlonia, quindi è all’interno del circuito museale di Roma Capitale. Qui si terranno eventi e iniziative didattiche – ha commentato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, durante la conferenza stampa per l’apertura al pubblico del complesso -.
È un pezzo di una bellissima villa che finalmente viene restituita alle romane e ai romani. È stata acquisita al patrimonio pubblico negli anni Settanta, è stata via via restaurata e ora uno dei gioielli più straordinari viene restituito a tutti i cittadini. Questo è il modello di una città che valorizza i suoi tesori architettonici, storici e naturalistici. L’intreccio che qui è talmente stretto da rendersi quasi paradigmatico tra la natura, la storia e la cultura, che a Roma sono fortemente collegati, li valorizza con qualità e cerca di renderli accessibili ai cittadini”.