Un grande talento, una grande passione per la finanza, per lo sviluppo sociale ed economico dell’Italia. Sono molte le parole e i sinceri apprezzamenti tributati a Ennio Doris che si è spento all’età di 81 anni. A darne notizia la moglie Lina Tombolato e i figli Sara e Massimo. Nato il 3 luglio del 1940, per oltre quarant’anni è stato indiscusso protagonista della grande finanza italiana nonché imprenditore, banchiere e fondatore di Banca Mediolanum, una delle più importanti realtà del panorama bancario nazionale.
Le numerose testimonianze
Tante le personalità che hanno ricordato la figura di Ennio Doris per sottolinearne le qualità non solo professionali di un banchiere “entusiasta” del sul lavoro, il protagonista di progetti e idee finanziarie legate al risparmio, ma anche l’aspetto umano di un protagonista che aveva nel cuore il futuro del Paese.
Il ricordo di Livolsi
Tra le testimonianze citiamo quella di un suo amico carissimo il professore Ubaldo Livolsi, che è stato CEO del Gruppo Fininvest ed artefice della quotazione di Mediaset ed ha partecipato alla quotazione di Mediolanum. Livolsi è stato nel Cda Mediolanum per un lungo periodo partecipando alla nascita della Banca Mediolanum.
“E’ un giorno molto triste, Ennio Doris un grande uomo che lascia una eredità pesante. Ha sviluppato innovazione da Programma Italia trasformandola in una banca”, racconta con affetto Livolsi, “Ricordo le discussioni sulla necessità di creare una banca diversa legata al valore delle persone, e al mondo digitale. Oggi si parla di finanza etica è stato il precursore infatti aveva sviluppato di fianco alla banca Mediolanum una fondazione benefica la Mediolanum Onlus ed una università la Mediolanum University, che mira alla formazione basandosi sull’educazione finanziaria”. Doris è stato anche un uomo di coraggio e lo sottolinea ancora il suo amico, Ubaldo Livolsi.
“Durante la crisi del settembre 2008 il fallimento Lehman Brother i due azionisti di maggioranza, la famiglia Doris e il gruppo Fininvest, scelgono di intervenire a proprie spese rimborsando con 120 milioni di euro gli 11mila clienti impattati, senza esporre in alcun modo gli azionisti di minoranza della banca. Il suo motto era: ‘non avere paura’. “Doris”, conclude il professor Livolsi, “capiva il rapporto di fiducia tra i risparmiatori ed i banchieri”.
Il ricordo di Berlusconi
Quello del presidente Silvio Berlusconi è un ricordo pieno di affetto, non solo per i rapporti di reciproca stima e impegno, ma per il valore umano di amicizia condivisa su molti progetti personali e umani.
“Ci ha lasciato Ennio Doris, un grande uomo, un grande imprenditore, un grande patriota, un grande italiano”, sottolinea commosso Silvio Berlusconi, “Un uomo generoso, altruista, sempre attento agli altri, sempre vicino a chi aveva bisogno. Un mio grande amico. Ci mancherà molto, mi mancherà moltissimo. A Massimo, a Sara, a Lina la mia vicinanza e tutto il mio affetto.”
Le esequie funebri
I funerali saranno celebrati sabato 27 novembre alle 14.30 nella Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo a Tombolo in provincia di Padova. Per volere della famiglia, chi volesse esprimere la sua partecipazione al lutto può effettuare una donazione in memoria di Ennio Doris a favore di Fondazione Mediolanum Onlus.