“L’Italia deve dare l’esempio in Europa ed essere tra i primi paesi a dare immediata attuazione alla norma sulla condizionalità sociale, introdotta dalla riforma Pac approvata ieri dal parlamento europeo, che subordina la concessione degli aiuti comunitari al rispetto, da parte delle aziende agricole, dei contratti e delle leggi sul lavoro”. Così il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza intervenuto oggi alla conferenza stampa di Fai-Flai-Uila sul tema della riforma della Politica agricola Comune (Pac), alla quale hanno partecipato anche Paolo De Castro e Pina Picierno europarlamentari del gruppo S&D insieme ad Enrico Somaglia, segretario generale aggiunto del sindacato agricolo europeo Effat.
“Chiediamo, quindi, al ministro dell’agricoltura” ha aggiunto Mantegazza, “di prevedere, nel piano strategico nazionale che va presentato a Bruxelles entro fine anno, l’applicazione di tale norma a partire dal 1° gennaio 2023 e di dare seguito all’impegno a costituire due commissioni tecniche, tra governo e parti sociali, per definire, nel primo semestre del 2022, da un lato le modalità per la messa in comune delle banche dati di Agea, Inps, Inail e Inl per verificare la corretta applicazione della norma e favorire una semplificazione delle procedure, dall’altro le sanzioni da comminare alle aziende agricole che verranno trovate in difetto ai sensi delle direttive europee e della normativa nazionale”. “Consideriamo molto importante, infine – ha concluso Mantegazza – il fatto che le violazioni previste dal Parlamento europeo non si riferiscano solo ad aspetti di carattere contrattuale ma riguardino anche la sicurezza sul lavoro, a conferma della validità dei contenuti della campagna di informazione e sensibilizzazione che la Uil sta portando avanti nel nostro paese”.