Via libera nei giorni scorsi dalla Giunta provinciale di Trento, su proposta del vicepresidente e assessore all’ambiente e urbanistica, alla Strategia provinciale per lo sviluppo sostenibile, documento che interessa in pratica tutte le aree strategiche su cui ha competenza la Provincia autonoma di Trento e che declina a livello locale gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile.
Al centro del documento, che nei mesi scorsi ha seguito un lungo iter partecipativo, coinvolgendo i principali soggetti istituzionali ed economico-sociali della provincia ed in generale tutti i cittadini, gli obiettivi a cui tendere nei prossimi anni per assicurare alle nuove generazioni un futuro sostenibile, puntando in sintesi ad un Trentino più “intelligente”, più verde, più connesso, più sociale, più vicino ai cittadini.
Nella Strategia ritroviamo i principali temi di cui di dibatte anche a livello nazionale e internazionale: i cambiamenti climatici, naturalmente (e quindi le problematiche riguardanti la riduzione delle emissioni, il consumo e la produzione di energia, la gestione sostenibile delle risorse e quant’altro) ma anche il lavoro, la formazione, le nuove povertà, la sicurezza, la salute, l’innovazione digitale e così via. L’adozione della Strategia da parte delle Regioni e delle Province autonome è prevista dalla normativa nazionale ed è condizione prioritaria anche per accedere ai programmi e ai relativi finanziamenti europei.