“Senza dubbio non vi è sfida più grande e impegnativa, per l’umanità, del cambiamento climatico. Si tratta di una drammatica realtà, di cui i popoli dell’Africa hanno esperienza diretta già da decenni. Come ha recentemente ricordato Vanessa Nakate a Milano, nonostante l’intero continente sia responsabile di appena il 3% delle emissioni globali, si trova a essere vittima di una percentuale ben più consistente delle conseguenze avverse dei cambiamenti climatici: dalla desertificazione ad apocalittiche inondazioni, alla allarmante riduzione del terreno coltivabile, con le gravi conseguenze sull’alimentazione. Nel contrasto ai cambiamenti climatici non è più tempo di ambiguità e di distinguo”.
Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla conferenza ministeriale “Incontri con l’Africa”. Per il capo dello Stato “occorre agire subito per non pregiudicare definitivamente qualità di vita e sopravvivenza delle future generazioni. Al riguardo dobbiamo garantire il massimo sforzo per raggiungere e superare gli obiettivi di riduzione delle emissioni nocive che da Kyoto a Parigi abbiamo collettivamente assunto.
La preCOP e ‘Gioventù per il Clima’ hanno ancora una volta reso palpabile l’urgenza di agire, anche attraverso le voci di tanti giovani che hanno fatto di questo impegno una ragione di vita. La prossima COP26 rappresenterà uno spartiacque, ne dobbiamo tutti essere consapevoli. Sui Paesi di vecchia e nuova industrializzazione ricadono le maggiori responsabilità. Non è ammesso distrarsi”, ha concluso Mattarella.