Il settore porta l’Italia sul podio dell’export internazionale con un fatturato che supera i 50 miliardi di euro. Un record che Confagricoltura intende non solo consolidare ma anche promuovere con maggiori investimenti con la presenza attiva degli istituti di credito.
L’occasione saranno i fondi per l’agricoltura previsti dal Piano nazionale di Ripresa. Mentre per le imprese ci saranno corsi di formazione per meglio comprendere le relazioni tra mercati, finanza e acquirenti.
Bisogna tornare a programmare lo sviluppo e ad investire”.
“Siamo attivamente impegnati a promuovere un’alleanza tra mondo finanziario-bancario e quello produttivo. Muoversi in sintonia serve al sistema agricolo e agroalimentare ma anche a tutto il Paese, ancor più oggi”, auspica Giansanti,“Il nostro obiettivo è di migliorare le relazioni con il sistema finanziario e bancario, riducendo l’asimmetria informativa verso le imprese; di accrescere competenze e strumenti per un’idonea diagnosi della situazione economico-finanziaria aziendale; di allargare gli orizzonti dell’impresa alle fonti di finanziamento anche non bancarie”.
Finanza e mercati Finanza, mercati, conoscenza di sistemi bancari e valute. Sono gli argomenti non semplici da gestire. Così c’è la possibilità di partecipare ad una iniziativa dell’Ismea di promuovere la
finanza di mercato per le imprese del settore agroalimentare. Ma oltre a creare relazioni più efficaci, si punta alla formazione. Dal primo corso, realizzato in collaborazione con il proprio ente di formazione di
Confagricoltura, sono uscite le prime 20 figure professionali specializzate che opereranno nelle sedi territoriali di Confagricoltura.
L’obiettivo è elaborare una ‘reportistica’ finanziaria in grado di valutare anche la capacità, presente e futura dell’impresa.
“Relazioni con gli stakeholder e riassetto organizzativo sono finalizzati a favorire la programmazione e il consolidamento delle imprese”, illustra il presidente di Confagricoltura, “Un’opportunità di sviluppo quanto mai essenziale nell’attuale contesto economico e finanziario, sempre più dinamico”.