Lo scorso anno lo svolgimento delle attività della Banca d’Italia è stato profondamente condizionato dalla pandemia da Covid-19. Durante l’emergenza sanitaria i dipendenti che hanno lavorato da remoto sono stati in media circa il 59% sul totale del personale in servizio, rispetto al 4% dell’anno precedente. Le emissioni totali di anidride carbonica della Banca sono diminuite del 28% rispetto all’anno precedente: quelle dovute agli spostamenti casa-lavoro si sono quasi dimezzate, anche se durante la pandemia è aumentato il ricorso all’auto privata in sostituzione dei mezzi pubblici. Alla riduzione dell’impronta carbonica complessiva ha anche contribuito la diminuzione dei consumi di carta per le pubblicazioni (30% circa) e degli acquisti di carta a uso ufficio, più che dimezzati rispetto al 2019.
Nonostante il ridotto numero di persone nei luoghi di lavoro, gli impianti di condizionamento (invernale ed estivo) degli edifici hanno lavorato a regimi forzati e per tempi più lunghi al fine di assicurare un maggior numero di ricambi d’aria e conseguentemente di ridurre il rischio di diffusione del coronavirus: rispetto all’anno precedente i consumi di energia elettrica si sono ridotti di oltre il 5% mentre quelli di gas metano sono aumentati dell’1,2%. L’esperienza maturata nel corso del 2020 ha costituito la base per avviare la definizione di un nuovo modello di organizzazione del lavoro in cui la modalità in presenza coesiste e si integra stabilmente con quella a distanza. L’adozione di questo modello implicherà la realizzazione di numerose iniziative per le quattro variabili chiave (capitale umano, sistemi organizzativi, IT e logistica), con vantaggi attesi per la collettività, per le persone che lavorano in Banca e per l’ambiente.
Sulla base di una ricerca svolta a livello internazionale da un ente indipendente, la Banca d’Italia è risultata tra le banche centrali più “verdi” dei paesi del G20 per il sostegno fornito allo sviluppo di una finanza più sostenibile, l’integrazione dei criteri di sostenibilità nelle proprie decisioni di investimento, le iniziative per ridurre l’impronta ecologica delle attività istituzionali. Nel 2020 il perimetro dell’attività di investimento sostenibile è stato ulteriormente ampliato includendo, oltre agli strumenti azionari, anche i portafogli di obbligazioni; nel luglio 2021 è stata pubblicata la Carta degli investimenti sostenibili che definisce la visione della finanza sostenibile, comunica i principi cui si ispira per la gestione degli investimenti finanziari e definisce le linee di azione in materia. Dal 2013 la Banca acquista esclusivamente energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili certificate. Nel 2020 i tre impianti fotovoltaici della Banca hanno consentito la produzione di energia elettrica in autonomia di oltre 67.000 kWh;
un quarto impianto sarà installato presso il Centro Donato Menichella di Frascati.