venerdì, 15 Novembre, 2024
Agroalimentare

Accordo UnionAlimentari Confapi-sindacati per il rinnovo del contratto

UnionAlimentari Confapi ha sottoscritto con le organizzazioni sindacali Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil l’accordo di rinnovo per l’adeguamento per gli anni 2020-2024 del Ccnl dei lavoratori dipendenti della piccola e media industria alimentare, scaduto il 30 giugno 2020. L’incontro si è svolto nella sede di Confapi in un clima di confronto positivo, anche se in un momento storico difficile e senza precedenti.

L’intesa sarà in vigore fino a ottobre 2024. Oltre ad un incremento pari a 119 euro (sul parametro medio) nell’arco dei 52 mesi di vigenza, che graverà maggiormente sulle aziende nel corso del biennio 2023-2024, si sottolineano fra i suoi aspetti salienti le novità in materia di microflessibilità, la gestione dell’orario di lavoro, le relazioni industriali e la regolamentazione del lavoro agile.

“È stato il rinnovo contrattuale più difficile da quando esiste il Ccnl, non solo per le modalità con le quali abbiamo dovuto svolgere la trattativa, ma soprattutto per le tante incertezze economiche – ha dichiarato il Presidente UnionAlimentari Confapi, Giorgio Zubani, dopo aver siglato l’accordo – Difficoltà che sicuramente hanno inciso in modo importante su alcune aziende e di questo ne abbiamo tenuto conto. Gli incrementi sono stati distribuiti in modo tale da consentire alle aziende di riprendersi dalla crisi dei consumi derivante dalla chiusura per moltissimi mesi del canale Ho.Re.Ca.. Inoltre importanti novità in tema di flessibilità. Ringraziamo per questo i rappresentanti della Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil per il confronto positivo avuto in questi mesi”.

“Il rinnovo del contratto Unionalimentari-Confapi rappresenta un segnale positivo perché, in una fase ancora delicata per il paese, garantisce nuove certezze economiche e normative alle oltre 30.000 lavoratrici e lavoratori dipendenti della piccola e media industria alimentare”, ha spiegato il segretario nazionale della Uila Michele Tartaglione.

“L’aumento salariale di 119 euro a regime è una cifra importante che mette soldi freschi in tasca ai lavoratori, permettendo così una ripartenza dei consumi e ridando fiducia alle persone”, prosegue Tartaglione che aggiunge: “l’accordo contiene buoni risultati anche sul versante normativo, a dimostrazione di come le buone relazioni sindacali e il confronto proficuo tra le parti sociali siano la strada giusta da percorrere per trovare le soluzioni migliori per i lavoratori”. “Un altro risultato da sottolineare”, conclude il segretario nazionale, “è l’ampliamento delle prestazioni fornite dall’ente bilaterale Enfea che, grazie a un recente accordo interconfederale, incrementa il sistema di welfare per le lavoratrici e i lavoratori iscritti”.

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