Nel periodo 2008-2019 la riduzione delle emissioni di gas serra dell’economia italiana (famiglie e attività produttive) è del 25,5% (da 579 a 431 milioni di tonnellate di CO2 equivalente), più pronunciata della riduzione media della Ue27, pari al 17,5%. Per il 2020, anche in connessione con la caduta dell’attività economica e le limitazioni agli spostamenti, si stima una riduzione del 9,6% circa rispetto all’anno precedente.
E’ quanto si legge nel Rapporto annuale dell’Istat, illustrato alla Camera, dal presidente, Gian Carlo Blangiardo. In Italia è la discesa delle emissioni da trasporto in conto proprio a fornire il maggior contributo alla riduzione complessiva dei gas serra emessi dalle famiglie (-8,8 punti percentuali su -13,7 in totale), mentre altri 4,8 punti di diminuzione sono attribuibili ai consumi per riscaldamento/raffrescamento.
Possibili ulteriori miglioramenti riguardano soprattutto il riscaldamento/raffrescamento, la cui intensità di emissione, pari a 55,9 tonnellate di CO2 equivalente per Terajoule (t/TJ) nel 2018, è superiore al livello medio europeo, con 42,0 (t/TJ); nel 2020 l’intensità stimata per il nostro Paese è ancora molto elevata (55,3 t/TJ).