Ismea e ministero delle Politiche agricole annunciano l’avvio della procedura di vendita del quarto lotto dei terreni della Banca nazionale delle Terre Agricole, costituito da oltre 16 mila ettari di terreni, per un totale di 624 aziende agri-cole potenziali. “Gli andamenti demografici degli ultimi decenni – ha detto il presidente di Ismea Enrico Corali – evidenziano una crescita costante della popolazione mondiale.
A questo aggiungiamo che le abitudini alimentari nei Paesi in via di sviluppo si stanno spostando con sempre maggior decisione da una dieta a base di carboidrati a un’alimentazione proteica, più complessa e dispendiosa dal punto di vista della combinazione dei fattori produttivi. La disponibilità di superfici coltivabili è destinato a diventare sempre più centrale nell’economia mondiale. Banca delle Terre è un progetto lungimirante, prezioso e necessario che rimette in circolo terreni produttivi”. “L’agricoltura è tra i protagonisti del rilancio economico del Paese – ha commentato il direttore generale di Ismea Maria Chiara Zaganelli – anche grazie alla rinnovata centralità che il settore ha conquistato durante i difficili mesi di pandemia, dimostrando ancora una volta quelle doti di resilienza che gli hanno permesso di non interrompere mai la catena degli approvvigionamenti. In questo contesto la terra assume ancora di più il suo valore di asset strategico e motore di sviluppo per l’economia del Paese.
Con la Banca delle Terre, l’Istituto continua a perseguire l’obiettivo di rimettere in circolo terreni produttivi, offrendo un’opportunità di investimento a nuovi operatori o di consolidamento per aziende già operative”.