VENEZIA – L’Assessore Regionale al Lavoro e alla Formazione del Veneto Elena Donazzan, accompagnata dal Direttore di Veneto Lavoro Tiziano Barone, è stata in visita al prosciuttificio “King’s” di Sossano (VI), dove ha incontrato l’Amministratore Delegato Walter Bellantonio e il direttore commerciale Maurizio Sperati.
“Ho seguito anni fa l’azienda, al fianco dei lavoratori, nella sua fase di grave crisi: ritornare oggi qui, in un’azienda che ha davanti a sé una concreta prospettiva di rinascita, è per me una grande soddisfazione” ha affermato dall’Assessore Donazzan a margine della visita.
Fondata nel 1907, l’azienda oggi occupa direttamente un centinaio di addetti contando su una rete commerciale di 250 risorse. Qui vengono lavorate carni suine di altissima qualità per la produzione di generi di prosciutti. La capacità produttiva ammonta oggi a circa 450 mila pezzi l’anno.
La storica impresa di Sossano è recentemente ritornata ad essere una tra le principali realtà produttive dell’agroalimentare in territorio veneto e nazionale, grazie ad una nuova proprietà e ad un nuovo management capaci di investire e scommettere sulla crescita delle vendite di prodotti di qualità.
“Questa azienda ha una tradizione di altissima qualità e partecipa attivamente al Consorzio di Tutela del Prosciutto Veneto Berico-Euganeo, con un’idea di crescita e di filiera corta molto efficace e innovativa” ha sottolineato Donazzan.
La tradizione maturata in oltre un secolo di attività e la particolarità dei prodotti, su tutti il prosciutto Veneto Dop, eccellenza regionale, sono i punti di forza del prosciuttificio che lavora in stretta collaborazione con i migliori allevamenti locali, e controlla anche una scrofaia a Verona, con maiali allevati senza l’uso di antibiotici e con alti standard di benessere animale.
“Il Veneto è molto sensibile alla propria identità, ma possiamo e dobbiamo chiedere insieme ai consumatori veneti di preferire consapevolmente i prodotti delle nostre DOP e delle nostre aziende – conclude l’Assessore; – in particolare, nell’agroalimentare questo significa dar valore ad una filiera che va dal produttore all’industria della trasformazione fino al commercio: migliaia di posti di lavoro legati ad una scelta”.