Sarà il regista premio Oscar Gabriele Salvatores a raccontare le regioni d’Italia a Expo Dubai.
“L’Italia – dice Salvatores in collegamento nell’incontro in streaming organizzato dalla Stampa Estera per presentare il Padiglione Italia – è sempre stata un ponte nel Mediterraneo, un ponte che ha favorito l’incontro di culture, soprattutto con il mondo arabo e mediorientale che hanno nutrito la nostra cultura.
Quindi il compito che abbiamo è riconoscere questa cosa e farla vedere”.
Davide Rampello, nominato direttore artistico del Padiglione Italia, spiega come il regista Salvatores si interfaccerà con le Regioni per rappresentarle al meglio: “il viaggio che ci aspetta è frutto di un lavoro che è già iniziato perché in tutti questi mesi abbiamo lavorato con le Regioni e creato i presupposti per poi poter realizzare e narrare i loro paesaggi, i territori e il loro saper fare. Chiaramente saranno le Regioni che proporranno sia i paesaggi sia il loro saper fare, ed è evidente che sarà poi Salvatores che andrà a scegliere le cose più appropriate e deciderà come narrarle”.
Due sale previste in programma dedicate al Padiglione Italia che il regista di Mediterraneo imbastirà cosi’: “Credo che lavorerò su due impostazioni diverse a seconda delle due sale previste dal padiglione: un grande schermo tecnologicamente molto avanzato con un led che sottolineerà i saper fare delle Regioni e la seconda sala in cui si racconterà la loro bellezza. Qui utilizzeremo una tecnologia piuttosto avanzata, dei droni e una macchina da presa in grado di riprendere a 360° il panorama in maniera che il visitatore si senta al centro di quello che sta vedendo”. “La bellezza estetica ma anche quella del saper fare unisce le persone – aggiunge – i ponti sono belli e i muri sono brutti e noi stiamo costruendo un ponte”.
Per poter poi spiegare la sua missione per rappresentare al meglio una nazione giovane come l’Italia nella sua costituzione unitaria, Gabriele Salvatores cita Pasolini:
“Pasolini diceva che il bene principale dell’Italia era proprio il saper fare, lui parlava dei contadini, della loro saggezza che non ha niente da invidiare a quella di uno scienziato. Mi piacerebbe mettere insieme queste due cose”.