sabato, 21 Dicembre, 2024
Politica

Draghi, un programma serio per ricostruire l’Italia

Concreto, schietto, essenziale e senza retorica. Nulla a che vedere con la consueta melassa dei discorsi programmatici dei governi in cui c’è tutto e il contrario di tutto.

Draghi è stato rispettoso verso i partiti e il suo predecessore. Crudo nell’analisi della crisi, preciso nell’indicare la visione rivolta verso le giovani generazioni. Draghi ha messo dei punti fermi e non negoziabili, evocando, come un novello De Gasperi, lo spirito di una Nuova Ricostruzione.

L’Italia sta in Europa e con gli Stati Uniti e gli alleati della Nato, senza se e senza ma. L’euro è irreversibile e non esiste una sovranità italiana isolata da quella dell’Unione europea.

Le tre riforme da fare sono state delineate con essenzialità e precisione. Sul fisco niente flat tax, ma revisione totale del sistema fiscale, con progressività delle imposte: semplificare e razionalizzare anche per rendere più efficace la lotta all’evasione. Forse ci sarà una commissione di tecnici che in tempi rapidi proporrà un progetto organico.

Per la Pubblica amministrazione si profila una rivoluzione: digitalizzazione, riqualificazione continua del personale e selezione dei nuovi ingressi mirata e selettiva senza perdere tempo e denaro in megaconcorsi.
Sulla giustizia civile un’altra rivoluzione in poche parole: procedure semplificate, più personale, efficienza dei tribunali e gestione razionale dei carichi di lavoro.

L’uscita dalla pandemia avverrà con una vaccinazione a tutto campo che va oltre il modello attuale e la riqualificazione della sanità territoriale.

L’uscita dalla crisi economica sarà complessa: saranno protetti tutti i lavoratori ma non tutte le attività, e molte dovranno cambiare. Il mix di intervento pubblico sarà costituito da: “politiche strutturali che facilitino l’innovazione, di politiche finanziarie che facilitino l’accesso delle imprese capaci di crescere al capitale e al credito e di politiche monetarie e fiscali espansive che agevolino gli investimenti e creino domanda per le nuove attività sostenibili che sono state create”.

Sulla transizione ecologica Draghi ha fatto riferimento al pensiero di Papa Francesco e allo spirto della sua enciclica Laudato sì: il progresso deve andare a braccetto con la protezione dell’ambiente.
Ora la parola ai partiti e stanotte la mega fiducia. Meritata.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Von der Leyen affida a Super Mario il rapporto sulla competitività dell’Europa

Maurizio Piccinino

Imboscata burocratica nel decreto semplificazioni

Gian Luca Rabitti*

La legislatura potrebbe durare un altro anno

Domenico Turano

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.