0

Stavolta carte in tavola: Fico le vedrà e Mattarella deciderà

sabato, 30 Gennaio 2021
1 minuto di lettura

Tocca a Roberto Fico fare un controllo preventivo sulla tenuta dei 5 Stelle al Senato, sulla disponibilità di Renzi a sottoscrivere un impegno di legislatura e a non fare sgambetti da qui a qualche mese e sulla convergenza sul nome di Conte.

Insomma i 5 Stelle devono digerire Renzi e Renzi deve digerire per due anni Conte.

Altrimenti si vota.

Mattarella non si fida delle dichiarazioni a favore della ricomposizione della maggioranza attuale e vuole vederci chiaro. 32 ore di consultazioni non servite granché a diradare la nebbia che, nonostante le dichiarazioni ufficiali, tuttora persiste.

Mattarella non vuole far nascere un governo sulle sabbie mobili. Deve prima accertarsi che ci siano i numeri, una volontà politica seria di durare per i prossimi due anni e che non ci siano trappole nascoste. Per evitare che si rompano tutti i ponti e che si brucino possibili candidati alla Presidenza del Consiglio Mattarella prova ad esplorare e far decantare la situazione affidando questo compito al Presidente della Camera Roberto Fico.

L’onere di indicare una soluzione chiara sarebbe toccato a chi la crisi l’ha provocata. Renzi, invece, non ha indicato un Presidente del Consiglio, non ha precisato quale maggioranza auspica e non ha chiarito se la sua ostilità verso Conte sia una pregiudiziale non dichiarata, da tirar fuori al momento opportuno, o se sia negoziabile. Facile rompere il vaso, difficile contribuire ad aggiustarlo.

Non è stato uno spettacolo edificante, diciamo la verità. Si poteva e doveva fare di meglio. Il problema centrale è questo: chi ha provocato la crisi costituisce ancora parte principale del problema. Se ognuno rimane sulle proprie posizioni, l’esito finale può essere solo il voto anticipato, che a parole tutti vorrebbero scongiurare e, sempre a parole, tutti dicono di non temere. Ma sappiamo che non è così.

Una riedizione dell’asse Pd-5 Stelle è la soluzione che ora sembra praticabile. Con Italia Viva? È una scelta obbligata, visto che al Senato non sono emersi per ora altri 8-10 senatori che rendano superflui i voti renziani. Ma su questo tema i 5 Stelle rischiano una grave spaccatura che potrebbe far saltare tutto :se i seguaci di Di Battista al Senato non votassero la fiducia ad un governo con dentro Italia Viva, la crisi sarebbe non solo non risolta ma perfino aggravata e il ricorso alle elezioni rischierebbe di diventare reale. Conte Presidente del Consiglio? Stando alle dichiarazioni ufficiali, Pd-5S, LeU, Maie e gruppo misto propongono Conte; Renzi non ha posto un veto e quindi Mattarella non avrebbe altri nomi sulla scrivania.

Giuseppe Mazzei

Filosofo, Ph.D. giornalista, lobbista, docente a contratto e saggista. Dal 1979 al 2004 alla Rai, vicedirettore Tg1 e Tg2, quirinalista e responsabile dei rapporti con le Authority. Per 9 anni Direttore dei Rapporti istituzionali di Allianz. Fondatore e Presidente onorario delle associazioni "Il Chiostro - trasparenza e professionalità delle lobby" e "Public Affairs Community of Europe" (PACE). Ha insegnato alla Sapienza, Tor Vergata, Iulm e Luiss di cui ha diretto la Scuola di giornalismo. Scrivi all'autore

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti