Ecco il nostro valore aggiunto per dare sicurezza ai cittadini che vogliono un futuro più sereno, attivo e vitale.
Il Mondo cambia, così come le relazioni personali, le situazioni economiche, le esigenze personali e famigliari. In altre parole l’unico modo per cercare di parare i colpi inattesi della vita è cercare di “assicurarsi” contro le avversità, che certo non mancano. Detto così sembra più filosofia che vita pratica, eppure sulle incertezze della vita, come un aiuto a famiglie e persone, si basano le assicurazioni, quindi ridurre danni, aiutare chi ha necessità in un momento di bisogno. Prevedere i momenti difficili e avere quella saggezza da parte dei singoli di avere creato una piccola ma solida barriera tra se stessi e i guai. Delle difficoltà dei cittadini e di come potersi proteggere parliamo, con Davide Nicolao Presidente di Anagina (Assicurazioni Nazionale Agenti Generali Ina Assitalia). Un dialogo a tutto campo con molte sfaccettature come la realtà di oggi in grande movimento. E non sempre nella direzione da noi auspicata.
Presidente Nicolao iniziamo con la sostenibilità oggi è una “filosofia di vita ” ed i prodotti assicurativi, per loro stessa natura, hanno un elevato una valore sociale e ambientale in quanto costituiscono una risposta concreta ai bisogni di protezione dei clienti e alle crescenti esigenze della società, favorendo la prevenzione e la mitigazione dei rischi. Cosa ne pensa Lei?
“In effetti i prodotti assicurativi, per loro natura, hanno un importante valore sociale e ambientale, costituendo risposta concreta ai bisogni di protezione dei clienti e alle crescenti esigenze della società, favorendo la prevenzione e la mitigazione dei rischi.
Esistono però prodotti specifici che, per la tipologia di cliente protetto o per la tipologia di copertura fornita, hanno maggiore rilevanza dal punto di vista socio-ambientale.
Mi riferisco, a titolo esemplificativo, ai prodotti dedicati ai giovani, agli anziani, ai disabili, agli immigrati, alle persone che rimangono disoccupate, a copertura dell’invalidità professionale; ai prodotti ad integrazione del servizio sanitario pubblico, destinati a fronteggiare i costi delle cure e dell’assistenza; ai prodotti pensati per alleviare la diminuzione di reddito dei clienti al verificarsi di gravi malattie o stati di non autosufficienza; ai prodotti ideati per fronteggiare i rischi catastrofali o determinati danni ambientali.
Si pensi, da ultimo, alle soluzioni assicurative pensate proprio per sostenere aziende e persone nella delicata situazione che stiamo vivendo relativa alla diffusione del Covid 19”
Che peso hanno oggi le questioni sociali e ambientali nel mondo assicurativo?
“Data la rilevanza del tema socio-ambientale ed il conseguente interesse mostrato dal Gruppo Generali, noi Agenti di Generali Italia, associati in Anagina presteremo, come peraltro abbiamo sempre fatto, la massima attenzione nella distribuzione dei prodotti assicurativi con elevato valore socio-ambientale”.
Il mercato assicurativo sta vivendo un periodo difficile a causa della concorrenza che sta aumentando sul ramo auto e sui rami elementari, penso alle polizze professionali, in questi rami si stanno affacciando molte compagnie con tariffe molto competitive. Quale è il vostro orizzonte assicurativo?
“Il mercato assicurativo auto e danni non auto ha suscitato l’interesse di molti operatori che lo giudicano particolarmente redditizio e con alta possibilità di sviluppo. Il prezzo rappresenta, però, troppo spesso e genericamente, l’unico metro di valutazione utilizzato nella scelta dei prodotti da acquistare.
Anagina con i Suoi Agenti ricerca da sempre il valore della qualità della relazione con la clientela; tende ad indirizzare e formare Agenti capaci di offrire e consigliare soluzioni assicurative pensate appositamente per ciascun cliente, supportandolo efficacemente nella scelta da intraprendere”.
Cosa chiederà Anagina al colosso delle assicurazioni Generali per adeguarsi a questi nuovi scenari e non perdere quote di mercato?
“Con la Compagnia mandante è costante e sempre ricercato il confronto per la messa a punto delle migliori soluzioni assicurative in funzione dei bisogni dei clienti”
Generali ha da sempre avuto una grande vocazione sul ramo vita, da molti la compagnia è definita la cassaforte dei risparmi degli italiani. Il business vita è in fortissima contrazione a causa della crisi indotta dalla pandemia globale, ma rappresenta un area di business sulla quale Generali ha da sempre basato il suo successo, Anagina rappresenta un mondo e potrebbe dare un indirizzo alla compagnia per recuperare la marginalità che inevitabilmente si perderà in questa area di business soprattutto dal punto di vista dei premi ricorrenti visto che dal punto di vista dei risparmiatori è difficile oggi ragionare in ottica di lungo periodo?
“È vero che il mercato del vita sta vivendo un periodo di evidente contrazione proprio a causa dell’emergenza sanitaria in atto e sono proprio i premi ricorrenti a soffrirne di più.
Tuttavia, Anagina è stata precursore di uno spostamento della raccolta premi dall’accantonamento misto alla tutela con particolare attenzione alle nuove polizze long term care. I premi unici, invece, continuano ad avere una crescita per il bisogno di sicurezza che la clientela ricerca nel comparto assicurativo”.
Qual è l’indirizzo che Anagina intende dare alla compagnia sugli accordi distributivi, cosa pensa del mandato unico?
“La sottoscrizione dell’Accordo per l’adozione del mandato unico rappresenta uno dei momenti più importanti nella storia di Anagina ed uno dei suoi più grandi successi.
Viene definitivamente riconosciuta la valenza e l’esistenza del modello di cui Anagina è storicamente rappresentativa: il modello di Agenzia imprenditoriale che si avvale di una sottorete strutturata di produttori e subagenti, tutti scelti, formati, inquadrati ed organizzati nelle attività dagli Agenti stessi.
Guardiamo, invece, con perplessità gli accordi distributivi non in linea con il modello tradizionale della distribuzione assicurativa che si fonda sull’attività degli Agenti Generali”.
Infine Dottor Davide Nicolao, grazie per la sua attenzione, e le chiediamo cosa pensa dell’accordo distributivo incardinato con Poste?
L’accordo distributivo con Poste suscita, quindi, nei colleghi tanti dubbi e punti ancora da chiarire, anche per la possibilità di concorrenza interna che ne potrebbe derivare.