Nel dopo crisi fanno fatica a tornare punto di riferimento delle famiglie, calano gli utili, scende la loro fiducia che possano rimettersi al passo con la crescita. Per i piccoli esercenti permangono le difficoltà, le preoccupazioni di una crisi che si dilata mettendo in difficoltà migliaia di piccole imprese. Le difficoltà emergono chiari dai rilievi fatti da Confesercenti che teme per la tenuta commerciale dei negozi.
“Un recupero ineguale, più lento per i negozi tradizionali, e segnato, per le famiglie, dall’incognita lavoro”, scrive in una nota Confesercenti a commento dei dati Istat relativi al clima di fiducia di agosto presentato dall’Istat.
“Nel mese si rileva un miglioramento generale del clima di fiducia delle imprese, che iniziano a maturare una percezione di normalizzazione del quadro congiunturale”, ma sottolinea Confesercenti non per le piccole imprese che invece sono in affanno, “A recuperare, però, sono soprattutto i servizi di mercato, segmento che durante il lockdown aveva registrato la caduta più significativa”. I settori commerciali vivono in segmenti e ambiti diversi con situazioni e problemi diversi.
“La situazione degli altri comparti rimane invece ancora molto differenziata: in particolare nel commercio al dettaglio, dove il clima di fiducia appare mettere a segno un recupero più marcato per la grande distribuzione e decisamente più lento per la distribuzione tradizionale”, sottolinea nella sua analisi Confesercenti, “Anche il clima di fiducia dei consumatori migliora nel mese di agosto, ma le evidenze sono di una ripresa più lenta e di un peggioramento del clima di fiducia personale”.
Il problema rimane l’incertezza, un nodo che fa da sfondo a diverse analisi da quelle Confindustriali a quelle sindacali, tutte volte a sottolineare le difficoltà che si annunciano. Dopo lo choc delle chiusure forzare, del drammatico innescarsi di tensioni sanitarie ed economiche, ora finita l’estate si ritorna a pensare con preoccupazione crescente al futuro. E l’incertezza domina le riflessioni.
“Le famiglie, che in un primo momento sono state protette dai numerosi interventi di politica fiscale, iniziano a percepire il deterioramento delle condizioni del mercato del lavoro”, sottolinea e conclude Confesercenti, “la crisi, infatti, incide sul reddito disponibile soprattutto per via delle perdite di posti di lavoro. Di conseguenza, la spesa delle famiglie potrebbe non ritornare velocemente sui livelli pre-crisi”.