Ebbene sì, si riparte con un nuovo anno scolastico tra paure, notizie più o meno vere, sirene che annunciano terrorismo psicologico e campanelle che suonano per il taglio di un nastro che fa fatica ad annodarsi. Sarebbe il caso che ci si svegli e si riparta con prudenza e determinazione. Dal mese di marzo questa quotidianità sembra invivibile e il terrorismo psicologico dove tutti hanno tutto da dire su tutto e su tutti ha distrutto ciò che di buono e di vero rimaneva nel cuore di ogni uomo e di ogni donna di “buona volontà”.
Adesso per piacere si taccia. Non è tempo di campagna di odio e vendetta, non è più tempo di imbavagliare le speranze e i sogni di tanti meravigliosi bambini, adolescenti e giovani che desiderano essere lasciati in pace senza più rincorrere la mediocrità e la meschinità di chi pur per una manciata di visibilità distrugge tutto con notizie avvelenate tanto loro la fame non la patiscono come il papa e la mamma dell’alunno che non sa dove trovare i soldi per ripartire. La campanella della scuola suona per tutti e con tanta prudenza e voglia di vivere bisogna ripartire da persone responsabili, ricche di umanità solidarietà e tanta condivisione.
La scuola è e deve ritornare ad essere palestra di vita e non un ring dove i più sapienti urlano sentenze verso i più deboli. Rispetto, gentilmente, condivisione del dolore e della povertà dei poveri che fanno fatica pure a sorridere al proprio figlio chiamato da molti ad essere il cittadino di domani, mentre loro si tengono stretto il presente.
Credo che occorre una ripresa di coraggio e di orgoglio: la cultura non si vende e non va terrorizzata da emendamenti che spesso non stanno né in cielo né in terra. Ripartiamo senza allarmismi e false notizie.
Ricominciamo nella Verità dove se l’assembramento va evitato va fatto per tutti e per tutti gli eventi non solo per chi non gode di popolarità. Si sta lavorando egregiamente bene e diabolicamente in sintonia con schemi oscuri per distruggere l’autostima di tanti “poveri cristi” che stanno azzerando ogni spinta emotiva di ripresa. Ritorniamo alla positività, riappropriamoci della vita e delle cose essenziali per comprenderne la bellezza che ogni essere umano porta dentro. Troppi mesi sono passati da una frustrazione che uccide più del tritolo. Se il popolo esiste batta un colpo.
Se si è vivi che si agisca da vivi. Se si è credenti, che si diventi credibili. Ecco, la campanella sta per ripartire: che sia tutto vero e per piacere voi venditori di false notizie e manipolatori del futuro altrui abbiate il coraggio di ridare voce alla vita poiché un giorno non lontano pagherete il prezzo delle vostre tirannie.
Ebbene sì, la campanella non suona due volte.