Un segnale concreto a sostegno dei redditi da lavoro, della fiducia delle famiglie e della contrattazione collettiva. Confcommercio accoglie con favore l’approvazione, in Commissione Bilancio al Senato, del subemendamento che estende la detassazione degli aumenti contrattuali anche ai contratti rinnovati nel 2024.
Segnale importante
“Bene il Governo: l’estensione della detassazione agli aumenti contrattuali rappresenta un segnale importante, soprattutto in una fase ancora incerta come quella che stiamo attraversando”, sottolinea il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. “È una misura che può contribuire a rafforzare la fiducia delle famiglie e a sostenere i consumi che, nonostante alcuni segnali di risveglio, restano ancora deboli”.
Un ampliamento giusto ed equo
Il provvedimento amplia l’ambito di applicazione della cedolare secca al 5% prevista dalla manovra, inizialmente limitata ai rinnovi contrattuali sottoscritti nel 2025 e nel 2026 per i redditi fino a 28 mila euro. Con l’approvazione del subemendamento, il beneficio fiscale viene ora esteso anche ai contratti rinnovati nel 2024, ampliando così la platea dei lavoratori interessati.
Rafforzata la contrattazione collettiva
Secondo Confcommercio, la misura non ha solo un impatto positivo sul potere d’acquisto, ma rafforza anche il valore della contrattazione collettiva. “Si tratta di un sostegno concreto alla contrattazione di qualità”, aggiunge Sangalli, “quella che Confcommercio promuove da sempre attraverso relazioni sindacali mature, responsabili e orientate alla tutela del lavoro e alla competitività delle imprese”. Un intervento che, conclude l’organizzazione, va nella direzione giusta per accompagnare la ripresa economica, sostenere l’occupazione e favorire un clima di maggiore stabilità e fiducia nel sistema produttivo e sociale del Paese.



