A ottobre 2025 il commercio estero italiano mostra segnali contrastanti. Secondo le stime ISTAT, le esportazioni registrano una flessione congiunturale del 3,0%, mentre le importazioni segnano un modesto aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente. Il calo dell’export riguarda sia l’area dell’Unione europea (-2,8%) sia i mercati extra Ue (-3,2%). Nel trimestre agosto-ottobre 2025, tuttavia, rispetto al periodo precedente, si osservano incrementi contenuti sia per le esportazioni (+0,2%) sia per le importazioni (+0,3%), a indicare una sostanziale stabilità degli scambi.
Su base annua, il quadro appare più positivo. A ottobre l’export cresce del 2,3% in valore e dello 0,5% in volume. La dinamica tendenziale risulta nettamente più sostenuta verso i mercati extra UE (+4,1%) rispetto a quelli UE (+0,5%). Anche le importazioni mostrano un aumento tendenziale del 3,4% in valore, con una crescita più marcata dall’area extra Ue (+4,2%) rispetto a quella UE (+2,7%); in volume, le importazioni aumentano del 4,4%.
Settoriale
Dal punto di vista settoriale, tra i comparti che contribuiscono maggiormente alla crescita dell’export su base annua spiccano gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+18,5%) e i metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+13,7%). In controtendenza, si riducono le esportazioni di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove (-16,1%) e degli autoveicoli (-7,3%). Per quanto riguarda i mercati di destinazione, i contributi positivi più rilevanti alla crescita dell’export nazionale provengono da Svizzera (+34,9%), Stati Uniti (+9,7%), paesi OPEC (+15,8%), Spagna (+7,3%) e Francia (+3,7%). All’opposto, Turchia (-34,8%), Regno Unito (-10,8%) e Paesi Bassi (-12,5%) forniscono i contributi negativi più ampi.
Nel periodo gennaio-ottobre 2025, le esportazioni complessive crescono del 3,4% su base annua, grazie soprattutto all’aumento delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+33,7%), metalli di base e prodotti in metallo (+7,5%), mezzi di trasporto esclusi autoveicoli (+12,7%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+4,7%). Risultano invece pressoché stazionarie le esportazioni di articoli in gomma e materie plastiche (+0,2%), mentre per tutti gli altri settori si registrano cali, particolarmente marcati per coke e prodotti petroliferi raffinati (-12,3%), autoveicoli (-9,7%) e articoli sportivi e altri prodotti n.c.a. (-8,5%).
Bilancia commerciale
Sul fronte della bilancia commerciale, a ottobre 2025 il saldo è positivo per 4.156 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 4.619 milioni dello stesso mese del 2024. Migliora il deficit energetico, che si attesta a -3.644 milioni, inferiore ai -4.933 milioni di un anno prima. Al contrario, l’avanzo dei prodotti non energetici si riduce, passando da +9.552 milioni di ottobre 2024 a +7.801 milioni di ottobre 2025.
Infine, a ottobre i prezzi all’importazione diminuiscono dello 0,3% su base mensile e del 2,7% su base annua, accentuando la flessione già registrata a settembre (-2,5%).



