Il Comitato delle Camere Penali per il Sì inaugura la campagna ‘129 Piazze per il Sì’, una mobilitazione diffusa che per tutto il mese di dicembre porterà gli avvocati penalisti nelle piazze di 129 città italiane. Un numero simbolico, che corrisponde alle 129 Camere Penali territoriali attive nelle circoscrizioni giudiziarie del Paese: presidi di garanzia, presenza costante nei tribunali e nei territori, e ora anche protagoniste di un’azione di comunicazione diretta rivolta ai cittadini. L’obiettivo della campagna è spiegare in maniera semplice e accessibile le ragioni del Sì al referendum sulla separazione delle carriere nella magistratura, tema al centro del dibattito politico e istituzionale. Gli avvocati scenderanno in piazza “spogliandosi della toga”, come già accaduto nel 2017, quando l’Unione delle Camere Penali Italiane (UCPI) promosse una raccolta firme che portò a oltre 72 mila sottoscrizioni a sostegno della proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare.
Anche questa volta l’approccio sarà quello del dialogo. I penalisti offriranno ai cittadini strumenti informativi chiari, privi di tecnicismi e lontani dalle contrapposizioni che hanno spesso caratterizzato la discussione sulla riforma. L’intento è illustrare in modo concreto cosa significhi separare le carriere tra magistratura requirente e giudicante e quale impatto ciò possa avere sul processo penale e sulle garanzie degli imputati.
Il senso della riforma
“Saremo presenti nelle piazze delle nostre città per parlare con i cittadini in modo diretto e trasparente. È importante che ognuno abbia gli elementi essenziali per comprendere il senso della riforma e le ragioni del Sì. La separazione delle carriere non è un tema astratto, ma riguarda la vita delle persone, la qualità delle garanzie e la fiducia nel processo”, ha dichiarato Francesco Petrelli, Presidente dell’Unione Camere Penali Italiane e del Comitato per il Sì. Le ‘129 Piazze per il Sì’ saranno attive da Nord a Sud per tutta la durata di dicembre, configurandosi come spazi di confronto aperti, concepiti per accompagnare gli elettori verso un voto informato sulla riforma costituzionale. Una presenza capillare, che punta a riportare al centro il dialogo tra istituzioni, operatori del diritto e cittadini in vista del passaggio referendario.



