Negli ultimi anni l’amministrazione finanziaria italiana ha ampliato in modo significativo il proprio bacino informativo, rafforzando la capacità di raccogliere e gestire una quantità di dati sempre più vasta. Un patrimonio che, secondo gli esperti del settore, impone un costante adeguamento dei processi organizzativi e operativi, con l’obiettivo di garantire un utilizzo pieno ed efficiente delle informazioni disponibili. Il tema è stato al centro del convegno ‘I sistemi informativi del fisco per il contrasto all’evasione fiscale. Nuovi strumenti e tutela del contribuente’, durante il quale il Comandante generale della Guardia di Finanza, Andrea De Gennaro, ha sottolineato la portata strategica della trasformazione digitale nella lotta all’evasione fiscale.
“Stiamo assistendo a un progressivo ampliamento del bacino di informazioni che può gestire l’amministrazione finanziaria”, ha spiegato De Gennaro, evidenziando come questa “mole di dati così imponente” richieda un profondo aggiornamento delle procedure interne, così da valorizzare al meglio il patrimonio informativo disponibile.
Tecnologie digitali
Il Comandante generale ha posto l’accento sul ruolo cruciale delle tecnologie digitali nelle attività di contrasto all’evasione fiscale, elemento ormai centrale per l’efficacia dell’operato della Guardia di Finanza e degli altri organismi dell’amministrazione finanziaria. Da qui, ha aggiunto, deriva “la necessità di adottare le iniziative più idonee per garantire, in ogni fase del processo, la sicurezza informatica delle informazioni trattate e la tutela dei dati personali dei contribuenti”. Una doppia esigenza ritenuta “indefettibile”, che deve accompagnare qualunque innovazione in ambito fiscale, assicurando un corretto equilibrio tra le finalità istituzionali e il rispetto dei diritti degli interessati.



