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Una donna su quattro subisce aggressioni sessuali o fisiche fuori dalla coppia

L’indagine Istat 2025 stima 6,4 milioni di italiane vittime nel corso della vita. La maggior parte degli stupri è attribuita a partner o ex. Tra le under 24 gli episodi aumentano fino al 30,8%, mentre le denunce restano ferme al 13,3%
martedì, 25 Novembre 2025
2 minuti di lettura

Il 26,5% delle donne italiane tra i 16 e i 75 anni ha subìto almeno una violenza fisica o sessuale da parte di uomini non partner (parenti, amici, colleghi, conoscenti o sconosciuti). È uno dei dati più significativi dell’indagine Istat 2025 pubblicata ieri sulla violenza contro le donne, che aggiorna il quadro nazionale in attesa della pubblicazione definitiva prevista nel 2026 con l’inclusione delle donne straniere. Nel complesso, 6 milioni e 400mila donne, pari al 31,9%, dichiarano di aver subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della vita. Le violenze fisiche riguardano il 18,8% delle donne, quelle sessuali il 23,4%; stupri e tentati stupri interessano il 5,7% delle italiane. Le molestie sessuali con contatto fisico non voluto, invece, coinvolgono il 19,2% della popolazione femminile tra i 16 e i 75 anni.

Il fenomeno si articola tanto dentro quanto fuori dai rapporti di coppia. Tra le donne che hanno o hanno avuto un partner, il 12,6% riferisce violenze all’interno della relazione. Gli ex partner risultano gli autori più frequenti: il 18,9% delle donne con un ex ha subito violenze fisiche o sessuali. In generale, il 63,8% degli stupri complessivi è commesso da partner o ex partner, mentre soltanto il 6,9% è attribuito a sconosciuti, un dato che ridimensiona l’idea della violenza come fenomeno estraneo alle relazioni personali.

Incremento tra le giovani

La violenza recente, riferita agli ultimi cinque anni, rimane stabile: l’11% delle donne tra 16 e 70 anni ha subito una violenza fisica o sessuale, un livello in linea con quello rilevato nel 2014. Però l’indagine evidenzia un forte incremento delle violenze sessuali tra le più giovani. Le 16-24enni passano dal 17,7% del 2014 al 30,8% nel 2025; la quota di chi ha subito una forma di violenza fisica o sessuale arriva al 37,6%. Percentuali elevate emergono anche tra le studentesse, con un valore complessivo del 36,2% e un forte aumento rispetto al passato. La violenza psicologica, anch’essa rilevata dall’Istat, coinvolge il 17,9% delle donne che sono o sono state in coppia. Si tratta di comportamenti legati al controllo, all’isolamento, alla svalorizzazione o alle minacce. La violenza economica, che incide sulla possibilità di utilizzare denaro, lavorare o prendere decisioni familiari, riguarda il 6,6% delle donne. Tra le vittime di violenza economica, oltre la metà non ha un reddito proprio, condizione che amplifica la dipendenza e riduce la possibilità di uscire da situazioni di abuso.

Il sommerso rimane uno degli aspetti centrali del fenomeno: solo il 13,3% delle donne che hanno subito una violenza nel corso della vita ha presentato denuncia. Il dato è particolarmente basso per le vittime di partner attuali (3,8%) e più alto per quelle di ex partner (19,1%), a conferma della maggiore possibilità di denuncia a seguito della fine della relazione. La maggior parte delle donne sceglie di confidarsi con amici, parenti o persone vicine, mentre il ricorso alle istituzioni rimane limitato.

Le ferite

La gravità delle violenze è confermata anche dalla presenza di ferite: il 29,8% delle violenze nella coppia e il 24,4% di quelle commesse da non partner comportano danni fisici. Il 28,9% delle vittime di partner o ex partner e il 20,4% delle vittime di altri uomini riferisce di aver temuto per la propria vita. In crescita, rispetto al 2014, la quota di donne che considera le violenze subite un reato: 36,3%, contro il precedente 30,1%. Aumenta anche il ricorso ai Centri antiviolenza: l’8,7% delle vittime di coppia e l’1,4% di quelle colpite da non partner si rivolge a una struttura specializzata.

Sono dati che di certo devono far riflettere. Intanto oggi si celebrala Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

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