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truppe della Guardia Nazionale Americana schierate a Washington

New York, Mamdani e Trump rassicurano sulla Guardia Nazionale: “Collaborazione per la sicurezza”

lunedì, 24 Novembre 2025
1 minuto di lettura

Le tensioni sulla possibile mobilitazione della Guardia Nazionale a New York si sono placate dopo l’incontro tra il presidente USA, Donald Trump, e il neo-sindaco della Grande Mela, Zohran Mamdani. In una conferenza congiunta, i due leader hanno ribadito che l’obiettivo non è militarizzare la città, bensì garantire sicurezza e sostegno alle comunità più vulnerabili. Trump ha adottato un tono diplomatico, sottolineando che “la Guardia Nazionale non è uno strumento di repressione, ma un supporto in momenti di emergenza. La nostra priorità è proteggere i cittadini e lavorare insieme alle autorità locali”. Le sue parole hanno contribuito a stemperare i timori di un intervento invasivo. Mamdani, spesso dipinto dai critici come un sindaco radicale e ostile al governo federale, ha invece mostrato pragmatismo e spirito collaborativo. “La sicurezza dei newyorkesi viene prima di tutto. Abbiamo discusso con il presidente e condividiamo la volontà di agire con equilibrio, senza minare la fiducia delle comunità,” ha dichiarato. Secondo fonti interne, l’accordo prevede un impiego limitato e mirato della Guardia Nazionale, concentrato su infrastrutture critiche e aree sensibili, senza interferire con la gestione ordinaria della polizia cittadina. Trump ha dimostrato abilità diplomatica nel trasformare un potenziale scontro in un terreno di collaborazione, mentre Mamdani ha smentito l’immagine di “sindaco ribelle”, presentandosi come interlocutore responsabile e aperto al dialogo. La comunità newyorkese, inizialmente preoccupata, ha accolto con sollievo le rassicurazioni. “Non vogliamo soldati nelle strade, ma sapere che c’è un piano condiviso ci fa sentire più sicuri,” ha commentato un residente di Brooklyn. Il caso dimostra che, anche in un contesto di tensioni politiche, diplomazia e pragmatismo possono prevalere. Trump e Mamdani hanno scelto la via della cooperazione, trasformando un tema divisivo in un messaggio di stabilità. 

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