Si è svolta ieri a Berlino la cerimonia della terza edizione del Premio dei Presidenti per la Cooperazione comunale tra Italia e Germania, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e del Presidente federale Frank-Walter Steinmeier. L’incontro, ospitato nella residenza ufficiale del Presidente tedesco, ha riunito amministratori locali provenienti dai due Paesi, protagonisti di progetti di gemellaggio e scambi culturali nati negli ultimi anni. La visita del Presidente della Repubblica proseguirà domani, quando Mattarella terrà un discorso al Bundestag in occasione della Giornata del lutto nazionale.
Il valore delle municipalità
Nel suo intervento Mattarella ha parlato del ruolo crescente delle città in un mondo attraversato da tensioni politiche, sociali e climatiche. «Oggi più che mai le municipalità sono protagoniste di un nuovo capitolo della storia globale» ha detto, ricordando che i centri urbani non sono soltanto luoghi amministrativi ma spazi in cui si sviluppano relazioni, innovazioni e iniziative capaci di migliorare la qualità della vita. Il Presidente ha definito le città «fucine di umanità» e ha spiegato che le esperienze nate dal basso, come i gemellaggi, sono strumenti concreti di diplomazia tra popoli.
Un premio nato dalla solidarietà

Mattarella ha ricordato che il Premio è stato istituito cinque anni fa, durante la pandemia, «dalla volontà di rendere ancor più intenso il rapporto di solidarietà che ci ha uniti in quelle drammatiche circostanze». La cooperazione comunale, ha spiegato, permette di affrontare temi condivisi come la cultura, l’integrazione dei giovani, la sostenibilità ambientale e la riqualificazione urbana. Il Capo dello Stato ha sottolineato che il riconoscimento incoraggia i Comuni a «tessere sempre nuovi rapporti» creando una rete stabile di collaborazione tra territori italiani e tedeschi.
Memoria, identità e fiducia reciproca
Nel suo discorso Mattarella ha parlato anche del significato più profondo della collaborazione tra comunità locali. «La cooperazione tra Comuni, unendo memorie, identità e aspirazioni, offre ai cittadini un tangibile esempio dei benefici che derivano dall’apertura al mondo» ha affermato. La collaborazione tra le municipalità non si limita allo scambio culturale, ma contribuisce alla costruzione di un modello europeo fondato sulla fiducia reciproca. Per spiegare in modo semplice questo concetto Mattarella ha precisato che, quando due città collaborano, non scambiano solo iniziative ma condividono visioni e soluzioni utili alle rispettive comunità.
L’importanza dei gemellaggi

Durante la cerimonia sono stati ricordati i numerosi progetti avviati negli ultimi anni. Il gemellaggio, nato originariamente nel dopoguerra per favorire la riconciliazione tra popolazioni europee, indica un rapporto ufficiale di collaborazione tra due città con scambi organizzati su temi culturali, sociali o formativi. Mattarella ha spiegato che questi legami «accrescono la conoscenza reciproca» e rendono più solide le relazioni tra i Paesi. Ha anche evidenziato come gli scambi tra studenti, associazioni e amministratori contribuiscano a costruire un senso di appartenenza europea più concreto e quotidiano.
Lo sguardo verso il Bundestag
La visita istituzionale continuerà con un momento particolarmente significativo: il discorso di Mattarella davanti al Bundestag nella Giornata del lutto nazionale, una ricorrenza dedicata alla memoria delle vittime dei conflitti e della violenza. Il Presidente italiano interverrà accanto a Steinmeier, ribadendo l’importanza del dialogo tra Stati che condividono sia un passato difficile sia un presente di cooperazione. Questo appuntamento, preparato nei mesi scorsi dalle due diplomazie, rappresenta uno dei momenti più attesi della visita di Stato.
Le parole di Steinmeier

Durante la cerimonia il Presidente tedesco ha espresso apprezzamento per la collaborazione tra i due Paesi, definendola «un patrimonio condiviso che cresce attraverso i Comuni». Steinmeier ha ricordato che oltre quattrocento gemellaggi tra città italiane e tedesche sono oggi attivi e costituiscono una «rete viva», capace di coinvolgere giovani, scuole, associazioni e imprese locali. Il Presidente federale ha sottolineato che la cooperazione fra Italia e Germania si fonda anche sulla memoria comune e sulla gratitudine nei confronti dei lavoratori italiani che, negli anni Cinquanta e Sessanta, contribuirono alla ricostruzione della Germania.
Un ponte quotidiano tra i Paesi

La cerimonia di Berlino ha offerto l’occasione per ribadire che la relazione tra Italia e Germania non è fatta solo di incontri ufficiali, ma di legami quotidiani costruiti dai territori. Le esperienze nate nelle comunità locali rappresentano un ponte tra culture diverse e un modello concreto di convivenza europea. Il Premio dei Presidenti continua a valorizzare questo lavoro invisibile ma essenziale, che contribuisce a tenere unite le due società anche nei momenti più complessi della scena internazionale.



