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Antonio Patuelli ABI

Patuelli (Abi): “Il 2026 sarà un anno difficile per le banche, servono prudenza e preparazione ai tassi in calo”

sabato, 8 Novembre 2025
1 minuto di lettura

Il 2026 sarà un anno più complesso per il mondo bancario europeo, e per quello italiano in particolare”. Con queste parole il Presidente dell’Associazione bancaria italiana Antonio Patuelli ha aperto il suo intervento al seminario Abi di Firenze, invitando il settore a prepararsi per tempo a uno scenario economico e finanziario in cambiamento. “Non tutto ciò che è avvenuto nel 2024 e nel 2025 è scontato che si ripeta nel 2026 – ha avvertito –. Bisognerà impegnarsi in anticipo per cercare di ottenere risultati positivi”. Patuelli ha sottolineato come l’andamento dei tassi d’interesse rappresenti ancora oggi il principale fattore di incertezza per il sistema bancario: “Nel 2025 abbiamo già visto nel primo semestre riduzioni dei tassi Bce, spesso anticipate dai mercati. Questo ha influito sui margini di interesse delle banche, che risultano in flessione. I dati dei primi nove mesi dell’anno lo dimostrano chiaramente”, ha spiegato.
Secondo il Presidente dell’Abi l’inizio del 2026 sarà caratterizzato da un livello dei tassi nettamente più basso rispetto all’anno precedente, con effetti diretti sulla redditività e sulle strategie degli istituti di credito.

“Dagli Stati Uniti un segnale di riduzione dei tassi”

Il numero uno dell’Abi ha poi allargato lo sguardo al quadro internazionale, sottolineando il ruolo degli Stati Uniti e delle decisioni della Federal Reserve: “La Fed, che negli ultimi anni aveva mantenuto politiche restrittive, ha già iniziato a ridurre i tassi. Nel 2026 assisteremo a un cambio ai vertici dell’istituzione con la nomina di un nuovo presidente, e questo potrà portare un impulso politico verso ulteriori tagli”, ha detto Patuelli. Un elemento chiave, secondo il presidente, saranno anche le elezioni di medio termine americane, previste per novembre 2026: “In un anno elettorale ci sarà la spinta massima per ridurre i tassi, che oggi restano circa il doppio rispetto a quelli della Bce”.
Patuelli ha infine richiamato gli operatori bancari italiani alla prudenza e alla programmazione: “Il clima internazionale e nazionale condizionerà gli andamenti dei tassi di mercato. Le banche devono essere consapevoli di questi fattori e prepararsi per tempo. Solo così potremo affrontare un anno che si preannuncia complesso, ma non privo di opportunità per chi saprà gestire il cambiamento”.

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