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Confcommercio e Conftrasporto: infrastrutture carenti e costi dei sistemi Ets. Palenzona: burocrazia lenta innovazioni veloci

Russo: spese energia al top, così si superano i tagli delle accise
domenica, 26 Ottobre 2025
4 minuti di lettura

Le preoccupazioni non mancano: costi del carburante che salirà, le nuove norme Green europee, la carenza di infrastrutture che rendono i percorsi viari un problema serio sotto il profilo dei tempi e della sicurezza. Temi dibattuti nella sede nazionale di Confcommercio a Roma che ospitato l’appuntamento annuale dei trasporti e della logistica. Per il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli ha indicato le priorità come il potenziare gli investimenti nelle infrastrutture per ridurre il gap del Paese. Mentre per il ministro dei Trasporti Matteo Salvini: “Il Green Deal va cancellato“.

Nuove frontiere e vecchi problemi

Il Forum Conftrasporto–Confcommercio, è arrivato alla decima edizione ed è stato presentato dal presidente della Fondazione Carli e presidente di Lumesia, Fabrizio Palenzona, che ha sottolineato come in Italia ci sia, “un problema di adeguamento delle infrastrutture. Siamo favorevolissimi all’Europa, ma poi vediamo come non incida nei fatti specifici: penso al Brennero, alle difficoltà del mercato unico che è una salvezza per l’Europa. C’è anche il tema dell’adeguamento di nuovi sistemi, l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie. Non può spaventarci il futuro ma dobbiamo essere capaci di interpretarlo e di essere noi a dare miglior contributo ai decisori. Sappiamo che il governo e il parlamento hanno ruolo centrale in democrazia, ma sappiamo anche che le nuove tecnologie corrono molto più velocemente rispetto alla burocrazia’‘.

L’impatto del sistema ETS

Tra le questioni più attese lo studio sull’impatto del sistema ETS(Emission Trading System), il principale strumento europeo per il contrasto ai cambiamenti climatici) sul trasporto marittimo e intermodale, grazie ai dati dello studio Freight Insights elaborato dal Most il (Centro nazionale per la mobilità sostenibile) e dalla Fondazione Centro studi economia della logistica e delle infrastrutture (Cseli).
Con l’estensione, nel 2027, del sistema europeo di scambio delle emissioni (Ets) al trasporto stradale ci avviamo verso una nuova impennata dei prezzi, paragonabili a quelli dello shock energetico del 2022 post-guerra in Ucraina. L’analisi prevede un gettito, su scala nazionale, tra i 2 e i 3 miliardi di euro su base annua con un aumento di prezzo per il gasolio di circa il 20%. Il costo dell’Ets2 si aggiunge a quello dell’accisa, già la più alta d’Europa. Per le imprese di autotrasporto quindi la quota di Ets2 annulla definitivamente il rimborso parziale dell’accisa. Per quanto riguarda l’attuale sistema Ets nel trasporto marittimo, il gettito su base europea è tra circa 6 e 8 miliardi. Valori che andranno ad aumentare probabilmente nei prossimi anni quando la totalità delle emissioni prodotte verranno tassate. L’attuale sistema, che si applica solo in caso di servizi che coinvolgono un porto europeo, esclude gli scali del lato africano del Mediterraneo e questo genera una perdita di competitività per i porti europei. Tra i vari dati si evidenzia quello del transhipment extra-Ue, con un risparmio di 50 euro per ogni container da 40 piedi. Per una nave da 10.000 container si registra un risparmio da 500.000 euro per ogni viaggio che non entra in Europa.

I balzo dei costi energetici

Gli intenti del forum sono stati illustrati dal “padrone di casa” il presidente di Conftrasporto Pasquale Russo che ha puntualizzato come: “Con l’ETS2 le ripercussioni sul trasporto stradale sono pesantissime. Noi stimiamo che ci sarà un aumento dei costi energetici, quindi del carburante fino al 30% e non è sostenibile”. ”Ricordiamo che già oggi”, ha detto Russo, “c’è un sistema che sterilizza alcune accise per rendere competitivo l’autotrasporto italiano. Con l’ETS2 noi aboliamo completamente la competitività del trasporto stradale e presupponiamo che ci saranno delle pesantissime conseguenze. Perché più 30% di costo sul carburante significa essere completamente fuori mercato”.

Necessarie infrastrutture moderne

Per Carlo Sangalli presidente di Confcommercio, la sua Confederazione: “è la casa delle reti: dei trasporti, della logistica, del commercio e dei servizi che ogni giorno garantiscono la circolazione delle merci e il funzionamento dell’economia. Investire in infrastrutture significa rafforzare la democrazia sostanziale di un Paese che ha bisogno di ridurre le distanze, creare opportunità e migliorare la qualità della vita. Infrastrutture moderne e diffuse permettono la libera circolazione di merci, persone e idee: e la libertà di movimento genera fiducia, cooperazione e sviluppo. Per l’economia diffusa, trasporti e logistica sono fattori essenziali”, evidenzia Sangalli, “che abilitano la crescita delle imprese e la vivibilità dei territori. Il Forum Conftrasporto è per questo un’occasione preziosa di confronto e proposta. Ringrazio il presidente Pasquale Russo per l’impegno con cui porta avanti questo lavoro, anche come vicepresidente confederale. Sostenere gli investimenti in infrastrutture significa colmare i ritardi del Paese, dovuti a limiti geografici ma anche a regole e dotazioni da aggiornare. Gli eventi climatici estremi dimostrano la fragilità di un sistema che va rafforzato. Il ministro Salvini è impegnato in un percorso complesso di ammodernamento, che richiede tempo ma una direzione chiara. Una mostra all’Ara Pacis, “120 anni di progresso”, racconta bene come le grandi infrastrutture abbiano cambiato l’Italia: un progresso fatto non solo di opere fisiche, ma anche di servizi che garantiscono accessibilità e crescita. Quel “software” è rappresentato da imprese, professionisti e lavoratori che Confcommercio e Conftrasporto rappresentano: autotrasporto, logistica, filiera marittima e portuale”.

Le 80 candeline

Quest’anno, ha ricordato il presidente di Confcommercio, l’organizzazione compie 80 anni “di impegno a servizio del terziario di mercato: un corpo intermedio autorevole, che rinnova ogni volta il suo patto associativo e promuove politiche concrete per infrastrutture, trasporti ed economia del mare. Il nostro metodo è il dialogo: il noi prima dell’io”, ha puntualizzato Sangalli. Per il leader di Confcommercio il “Forum nasce proprio all’insegna dell’impegno comune, con una giornata dedicata a temi cruciali: il contesto geopolitico e le catene del valore globali, la transizione ecologica ed energetica, la permeabilità delle Alpi e le strozzature delle reti, il lavoro e la formazione dei giovani. I giovani sono le nuove infrastrutture del futuro. E il lavoro resta il tema dei temi: servono regole chiare sulla rappresentanza di chi firma i contratti, per combattere il dumping salariale e valorizzare i contratti più rappresentativi. Riconoscere chi crea valore significa dare dignità al lavoro e garantire redditi e welfare migliori per le famiglie. La manovra economica va nella giusta direzione: bene la riduzione dell’Irpef, gli sgravi su straordinari e premi di produttività, e le misure di pace fiscale”, ha spiegato Sangalli, “Ma serve includere nella detassazione anche i contratti rinnovati nel 2024, come quelli del terziario, del turismo e della ristorazione. Richieste concrete, fondate sulla responsabilità. Perché Confcommercio e Conftrasporto hanno fatto della concretezza e della responsabilità la loro stella polare”.

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